Trento, boom di single: il 40% della popolazione
Analisi del Comune: le coppie trentine vivono a Meano
I single a Trento sono il 40,9% della popolazione. Le famiglie unipersonali sono 22.265 su 54.460 nuclei. In dieci anni sono aumentate del 14,1% tra i cittadini italiani e del 27,9% tra quelli di origine straniera. Lo rileva un’indagine del Comune.
C’è un dato che accomuna tutte le famiglie residenti nel Comune di Trento, al di là della nazionalità dei loro componenti. Negli ultimi dieci anni i nuclei unipersonali, cioè formati da un individuo che vive da solo in un’abitazione, sono aumentati esponenzialmente: quelli italiani del 14,1% e quelli stranieri addirittura del 27,9%. Il rapporto si inverte (radicalmente) se si guarda il numero di coppie con figli: quelle «autoctone» scendono del 6,5% e quelle straniere o miste aumentano del 28,6%. Dove vivono? Le prime nelle circoscrizioni di Meano, Povo, Villazzano e Oltrefersina. E le seconde a Ravina e Gardolo.
Lo spaccato demografico della città è fornito dall’Ufficio studi e statistica del Comune di Trento. Partendo dai dati generali, su una popolazione di 118.815 abitanti, nel capoluogo risultano residenti 54.460 nuclei familiari di cui: il 40,9% (22.265) è composto da un solo membro, il 25,4% da coppie con uno o più figli (13.803), il 19,7% da coppie senza prole (10.723) e il 9,2% da un solo genitore con i figli (4.451).
Colpisce il numero di famiglie miste, cioè quelle formate da un cittadino italiano per nascita e un cittadino straniero o italiano per acquisizione. Nell’ultimo decennio è quasi raddoppiato: da 1.257 nel 2010 a 2.106 nel 2020. Quelle straniere sono invece cresciute del 4,5%: da 4.781 a 4.996. Mentre i nuclei familiari italiani hanno registrato un incremento del 4%: da 40.529 a 47.358. Complessivamente, rispetto al 2010, le famiglie sono il 5,6% in più. Come anticipato in apertura, le famiglie unipersonali sono quelle che dal 2010 al 2020 hanno visto un incremento maggiore: da 19.506 a 22.265. Se si allarga il termine di paragone si nota la «rivoluzione» demografica: nel 2000 le persone che vivevano da sole erano 14.512. In questa categoria rientrano diverse storie di vita: vedovi, divorziati o separati, single e giovani che vivono lontani dalla famiglia. In città si concentrano maggiormente nelle circoscrizioni Centro storicoPiedicastello (50,1%), S. Giuseppe-S. Chiara (48,9%) e Oltrefersina (41,8%), notoriamente abitate dalla popolazione più anziana.
Lo stesso trend si registra anche tra le famiglie composte almeno da un cittadino straniero: quelle unipersonali sono passate da 2.207 (nel 2010) a 2.823 (nel 2020). In questo caso sono contemplate anche le persone che, non appena arrivano in Italia, vivono sole. C’è un altro dato da evidenziare nel rango delle famiglie straniere: l’incremento dei nuclei monogenitoriali, ossia quelli formati da un solo genitore con uno o più figli. Erano 232 nel 2010 e sono passati a 435 nel 2020 (+54,3%).
Guardando ai dati complessivi, si registra una crescita delle famiglie con almeno un componente straniero: dalle 6.036 del 2010 alle 6.936 del 2020 (+17,6%). Arrivando al focus sulle coppie (coniugate e non), si nota un certo divario tra le famiglie italiane e straniere (e miste). Per quanto riguarda le prime: quelle con figli sono diminuite del 6,5% e quelle senza prole sono aumentate del 8,2%. Viceversa aumentano le coppie straniere con figli (+28,6%). Più contenuta la crescita di quelle senza figli (+0,2%).
Delle differenze si osservano anche nelle zone di residenza: la concentrazione maggiore di coppie «autoctone» con figli si trova a Meano (35,8%), Povo (33,1%) e Oltrefersina (31,2%), mentre di quelle straniere o miste nelle circoscrizioni di Ravina-Romagnano (38,9%) e Gardolo (31,5%).
Discorso analogo per le famiglie composte da un solo genitore con uno o più figli: le prime si registrano nella circoscrizione di Oltrefersina (10%) e le seconde in quelle di Gardolo e Mattarello (7%).