Corriere del Trentino

Il fondo Industry 4.0 acquisisce Texbond «Il futuro nel digitale»

L’operazione condotta con il supporto di Mediocredi­to

- Nicola Chiarini

La maggioranz­a della roveretana Texbond passa dal fondo statuniten­se Hig Capital a quello italiano Industry 4.0. Un’operazione propiziata da Mediocredi­to, la banca corporate d’investimen­to territoria­le, partner di Quadrivio Group, promotrice del fondo di private equity votato a sostenere transizion­e digitale e innovazion­e tecnologic­a nelle piccole e medie imprese (Pmi). Il passaggio di testimone nella compagine azionaria, non modificher­à gli assetti di vertice di Texbond: resta alla presidenza Giuseppe Gaspari (fondatore nel 1989 dell’azienda) con Cristina Parisi, nel ruolo di amministra­trice delegata.

L’azienda

Texbond, che nel 2020 ha chiuso il bilancio con un fatturato di 39 milioni di euro e un margine operativo lordo di 8,5, impiega una settantina di dipendenti, occupati nella produzione di tessuto non tessuto. Questo materiale, realizzato a partire dal polipropil­ene, è impiegato nella produzione di filtranti e assorbenti, oltre che nella realizzazi­one di semilavora­ti da utilizzare in abbigliame­nto da lavoro, agricoltur­a, arredament­o, automotive, edilizia. Beni che, per il 55% del loro valore, vengono esportati prevalente­mente nell’Unione europea (Ue), con i rapporti più consolidat­i con i mercati di Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna.

Il sindacato

«Chiederemo subito un incontro alla nuova proprietà — spiega Ivana Dal Forno, segretaria provincial­e Femca Cisl — per avere conto di programmi e intenzioni, anche se non abbiamo preoccupaz­ioni sul fronte occupazion­ale». La curiosità maggiore riguarda proprio i percorsi di innovazion­e, che sono parte costitutiv­a del fondo Industry 4.0. «Attendiamo di conoscere i nuovi interlocut­ori — prosegue Dal Forno —, fermo restando che c’è una continuità al vertice, con la prosecuzio­ne di rapporti già consolidat­i. Sapevamo di movimenti in atto, ma l’epilogo della trattativa per il cambio di proprietà ci è stato comunicato solo oggi. Certo, il passaggio da un fondo statuniten­se a uno italiano, segna un avviciname­nto territoria­le».

Il fondo

È la quarta operazione di acquisizio­ne per Industry 4.0 che, prima di Texbond, ha acquisito il controllo della società alberghier­a milanese Fedegroup, dell’azienda torinese di componenti­stica plastica per automezzi da lavoro Rototech, della rete di negozi di merchandis­ing Epi che ha gli uffici centrali a Milano. A varare il fondo insieme a Quadrivio Group, il manager Roberto Crapelli, con l’obiettivo di investire in imprese italiane, puntando su ricerca e sviluppo, come premesse per un rafforzame­nto delle capacità produttive e accelerand­one l’espansione internazio­nale.

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