Campeggi, buona ripresa Molti i turisti stranieri
Per Faita il Trentino attrae molti turisti stranieri. «Se il virus risale, ripresa azzerata»
Trentino trainante in Italia nella ripresa del turismo straniero nei campeggi, ma gli operatori locali temono che la ripresa dei contagi possa sopire i segnali di ripartenza. A fotografare un settore provinciale outdoor in salute è un report di Faita Federcamping. Secondo l’associazione di rappresentanza, negli arrivi si registra un incremento superiore al 10%, con punte del 15%, rispetto alla stagione 2020, con le fette più consistenti in arrivo da Austria, Germania, Svizzera e, in seconda battuta, dai Paesi Bassi.
Tendenze confermate da Fabio Poletti che, però, non vede del tutto diradate le nubi sul futuro delle attività delle settanta strutture, operative in provincia di Trento.
«C’è un ottimo interesse dall’area germanica — spiega il presidente provinciale di Faita Federcamping, gestore del camping al Sole di Molina di Ledro — e questo, in parte, compensa gli arrivi più contenuti di clienti olandesi. In particolare, stiamo beneficiando di flussi di persone che, magari, in passato optavano per Portogallo o Spagna, mete verso cui ora c’è cautela, proprio per la propagazione del Covid-19. A giugno abbiamo avuto buoni riscontri, ma non nascondo che le dinamiche del contagio, mi preoccupano e mi spingono, come tutti i colleghi, a vivere un po’ alla giornata, sperando che il periodo favorevole duri e non si profilino nuove ondate».
Del resto, proprio l’esperienza della pandemia, avrebbe reso più appetibili le vacanze in campeggio, sostiene ancora Poletti. «Gli spazi più ampi — ragiona — vengono percepiti come un valore aggiunto per i distanziamenti, al pari della possibilità di maggiore autogestione, rispetto a una permanenza in albergo. Rilevo un vero e proprio boom per i camper e un’attenzione crescente per i bungalow. In generale, vengono premiate le strutture che hanno effettuato investimenti per ampliare e migliorare i servizi, mentre meno attenzione viene raccolta da chi ha avuto un approccio più conservativo, privilegiando un risparmio immediato».
E la consistenza dei flussi varia pure a seconda delle zone. «La maggiore vivacità — prosegue il rappresentante di categoria — si registra ai laghi, anche se in tutto il territorio ci sono risultati soddisfacenti, frutto anche di una interazione efficace con Trentino Marketing che ha ben promosso il territorio, rendendolo ancora più appetibile agli occhi dei visitatori. Se sul fronte epidemiologico la situazione non dovesse peggiorare, ci sono tutte le premesse per continuare a ben lavorare, con tendenze a noi favorevoli, come pure rilevato da un recentissimo report dell’Enit».
Stando proprio alle rilevazioni dell’Agenzia nazionale per il turismo, nell’ultimo anno il 23% dei turisti italiani ha scelto di passare le proprie vacanze in campeggio, opzione che pare destinata nel 2021 a incontrare il favore del 25% dei vacanzieri. In questo segmento, il 18% ha optato per strutture in montagna, con la quota stimata in crescita fino al 20% per il 2021.
A fare la differenza, sempre secondo lo studio rilanciato da Enit, la convenienza del rapporto qualità prezzo (primo fattore di scelta per il 29% del campione) e l’attenzione alle norme igieniche per la prevenzione del coronavirus, elemento primario per il 26%. Tendenze legate all’avanzamento della campagna vaccinale, il cui progresso ha incentivato gli utenti a procedere con le prenotazioni.
«Confidiamo — riprende Poletti — che nella popolazione continui a esserci sensibilità rispetto alle norme di precauzione, perché una ripresa dei contagi andrebbe a vanificare i passi avanti compiuti e, pure a frenare le nostre attività, andando a cancellare i segnali di ripresa incoraggianti che abbiamo iniziato a registrare e speriamo di poter consolidare».