Il baritono Hampson in scena a Dobbiaco «Devo tutto a Mahler»
Questa sera a Dobbiaco per le Settimane musicali mahleriane, in scena il baritono Thomas Hampson (nella foto), uno dei massimi interpreti di Lieder (ore 18 sala del Centro Grand Hotel). Il cantante si esibirà accompagnato da Wolfram Rieger al pianoforte, Lieder di Mahler, Dvorák, Zemlinsky, Hindemith e Ives.
Maestro Hampson, che cosa significa Gustav Mahler per lei?
«Conosco meglio la mia vita, la mia professione e la mia arte di cantante se penso a Mahler e quanto ha scritto. Per me Mahler è stato centrale. Da qualunque ottica guardi a lui, storico-musicale, creativa o compositiva, ci penso come a uno straordinario punto di riferimento».
Ricorda il suo esordio proprio a Dobbiaco?
«Certo. Ricordo il calore del pubblico e anche la grande esperienza che il Festival mi ha trasmesso. Ho avuto la fortuna e il privilegio di avviare la mia professione di baritono tra queste montagne. Molto della mia carriera partì da Dobbiaco. Nel 1986 ero stato invitato da Henry Louis de La Grange, il direttore artistico del festival».
In quella occasione che cosa cantò?
«Il 23 luglio di quell’anno a Dobbiaco ho interpretato Lieder di Mahler, Zemlinsky, Schönberg, Webern, Strauss accompagnato al pianoforte da Armen Guzelimian. E il 26 luglio dello stesso mese con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Hermann Michael proposi Le prime cinque canzoni di Mahler nell’orchestrazione di Luciano Berio».
Qual è il futuro di questo capitolo della storia della musica?
«Il loro metodo è rimasto costante nel tempo. Penso alle tonalità e atonalità, alla stessa melodia. Credo che nelle differenti formule interpretative risieda invece la possibilità del cambiamento nella riproposta del Lieder».
La musica supera le frontiere. E’ così?
«In questa affermazione c’è anche una parte di luogo comune. Quante volte si allude a un compositore o all’altro e poi…
La musica abbatte le frontiere a seconda di quale melodia scritta o cantata viene eseguita. E in quale contesto. E’ importante la scelta della musica per fare arrivare messaggi ai popoli».