Addio a Michele Bolognini, volto gentile del giornalismo e voce dell’hockey bolzanino
Il telecronista è morto a Monaco. Cordoglio trasversale
BOLZANO In questi giorni avrebbe dovuto raccontare le Olimpiadi invernali per Discovery plus-Eurosport: il «solito» hockey, il suo pane quotidiano, e lo short track (di cui era meno esperto, ma come al solito in pochissimo tempo ne aveva già preso i segreti). Per precauzione si sarebbe collegato dal suo studio domestico: le sue condizioni di salute, dopo due anni di lotta con «lo stronzo» o «l’ospite», come lo chiamava lui in base all’umore, consigliavano cautela. Ma alla fine il progetto era saltato per lanciarsi in un’avventura ancora più importante di quella olimpica: l’operazione della speranza nella clinica universitaria di Monaco di Baviera. Prima di addormentarsi per l’anestesia, aveva lasciato agli amici i soliti vocali pieni di fiducia e autoironia. Per complicazioni (purtroppo messe in conto) sorte dopo il delicatissimo intervento al cervello se n’è andato senza risvegliarsi, con la speranza rimasta intatta nel cuore.
Michele Bolognini è morto ieri mattina dopo due anni di lotta contro il cancro. Lascia la moglie Daniela, al suo fianco nel momento più difficile, e due figli: Simon, 16 anni, e Nicolò (13). Lui di anni ne aveva 46, ma in un meraviglioso post pubblicato su Facebook due mesi fa, in occasione del suo ultimo compleanno, aveva fatto calcoli un po’ diversi. «Quando ho scoperto cosa mi aspettava, di anni ne avevo 44 — scriveva Bolognini —. E da questo punto di vista, le cose non sono cambiate di una virgola. I 45, infatti, li compirò
quando tutto questo sarà finito, quando lo “stronzo” si sarà stufato di passeggiare nel mio corpo. Di conseguenza, il 19 dicembre 2020 ho festeggiato i 44 bis. E oggi, 19 dicembre 2021, posso festeggiare i 44 ter. “Mollare” è spesso la scelta più semplice e più comoda da fare. Beh, non potete sapere quanto gusto possa dare quella sensazione di contisimbolo
nuare a lottare. Per vincere le piccole e le grandi battaglie. Per guardarsi allo specchio senza rimorsi. Fino al giorno in cui potrò finalmente dire di avere 45 anni. E mi potrò un attimo rilassare».
Non appena si è diffusa la notizia, Bolzano è stata attraversata da un tremito di commozione per uno dei suoi giornalisti più amati, come di
mostrano i tributi sinceri sui social. Per Bolzano, lui era soprattutto il volto e la voce dell’hockey, e le sue telecronache su Vb33 resteranno sempre legate ai trionfi dell’Hcb in Ebel nel 2014 e 2018.
Impossibile citare tutti i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo del giornalismo, dello sport e della politica. I Foxes hanno listato a lutto il sui loro profili social. «Michele — si legge — ha sempre dato tanto non solo per i nostri colori, ma per l’intero movimento dell’hockey italiano, grazie alla sua professionalità, alla sua intelligenza e alla sua forza e tenacia, anche durante la malattia». Cordoglio anche dalla Federazione sport ghiaccio, di cui Bolognini era tuttora responsabile dell’ufficio stampa. «Grazie alla sua infinita passione, alle mille idee e al suo grande carisma ha dato un enorme contributo all’hockey italiano».
L’Agenzia stampa provinciale piange la perdita di una sua colonna. Colpito anche Arno Kompatscher: «Con la prematura scomparsa di Michele Bolognini — sottolinea il governatore — la Provincia perde un prezioso collaboratore che ha lavorato per tanti anni con passione e competenza. Ci mancheranno molto la sua umanità e la sua simpatia. Il nostro pensiero, in questo momento molto difficile, va alla sua famiglia». Il «più profondo cordoglio per la prematura scomparsa di un valoroso professionista» viene espresso dal Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige insieme ad Assostampa, Inpgi, Casagit, Ungp e Ussi. «Lo abbiamo avuto come compagno di viaggio nel Consiglio di disciplina dell’Ordine regionale: misurato nel giudizio, magnanimo con chi, per disattenzione o per errore, era convocato davanti al collegio di disciplina» ricorda Lissi Mair, presidente dell’Ordine dei giornalisti.