«Libere e liberi di essere» Una panchina rainbow per le vittime di omofobia
TRENTO Ritorna in presenza dopo due anni di pandemia «Libere e liberi di essere», iniziativa promossa da Arcigay, Agedo (l’associazione di genitori, parenti, amici di persone lesbiche, gay, bisessuali e trans) e dalle Famiglie arcobaleno. Dal 17 al 28 maggio sono in programma numerosi appuntamenti e incontri tra Trento, Rovereto, Mori e la val di Non. Giunta all’ottava edizione, la manifestazione avrà come tema «Le città invisibili».
«Dove l’intento è quello di parlare di diritti mancanti e soggettività marginalizzate — ha detto Shamar Droghetti, presidente di Arcigay nel corso della presentazione di ieri al Café de la paix — ma anche di ribadire l’importanza della visibilità e dell’inclusione». «Libere e liberi di essere» è sostenuta dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, dal Comune di Trento, dal Forum trentino per la pace e dallo Studio d’arte Andromeda. Andrea Grosselli, segretario della Cgil, ha detto che «il riconoscere la diversità sul luogo di lavoro è un valore aggiunto, un tassello della convivenza che arricchisce la comunità». Mario Caproni di Agedo ha sottolineato il fatto che «attualmente in Italia è in atto un violento attacco nei confronti di persone transgender e delle famiglie omogenitoriali». «Dall’aprile 2021 ad aprile di quest’anno – ha aggiunto il presidente Droghetti – sul territorio nazionale le segnalazioni per discriminazioni di genere sono state 147. Ma c’è un grande sommerso che non emerge». «Nel mondo del lavoro ci sono discriminazioni di genere, purtroppo e molto rimane sottotraccia», ha commentato Stefano Picchetti della Cisl mentre Michele Prezzi della Uil ha detto che «il Trentino ha tratto vantaggio dalle contaminazioni che favoriscono l’inclusione sociale anche se adesso c’è un calo d’attenzione su questi temi». Tra gli appuntamenti in agenda, martedì 17 maggio a Trento, in piazza Fiera, alle ore 18, sarà inaugurata una panchina rainbow (arcobaleno) «simbolo della lotta alle discriminazioni e alla violenza e in ricordo di tutte le vittime di omofobia, bifobia (avversione verso la bisessualità, ndr) e transfobia». A Rovereto, domenica 22 maggio, ritrovo in via Santa Maria (alle ore 20) , da dove partirà una fiaccolata «in ricordo delle vittime della violenza omo-bi-transfobica» che arriverà alla Campana dei Caduti sul colle di Miravalle. In precedenza, il 18 maggio, al teatro San Marco di Trento (ore 20,45) sarà presente Franco Grillini, storico leader di Arcigay. Verrà proiettato il doc “Let’s kiss. Franco Grillini, storia di una rivoluzione gentile” di Filippo Vendemmiati. Seguirà un dialogo tra il regista e Grillini.«“Libere e liberi di essere» si concluderà il 28 maggio a Novella, in val di Non. Nella sala polivalente, dalle ore 17, sarà proposto «un viaggio nella storia del movimento Lgbti+ italiano a cinquant’anni dalla prima manifestazione per l’orgoglio».