L’ultima partita di capitan Fink «Sono 21 anni indimenticabili»
Il veterano biancorosso chiude sabato in Supercoppa Resterà nello staff a fianco del direttore sportivo Bravo
Sabato contro il Modena sarà l’ultima partita da calciatore di Hannes Fink, che dopo 21 anni di Südtirol ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Rimarrà comunque in società con un ruolo di supporto al ds Paolo Bravo.
«Questa decisione l’ho presa dopo Trieste - afferma il capitano biancorosso, originario del Renon - valutando attentamente tutto e parlandone con il mister, il direttore e Dietmar (Pfeifer ndr). Sono convinto al 100% che sia la cosa giusta da fare. Le ultime settimane sono state toste, lascio un mondo che è stata la mia vita e mi ha dato tantissimo e dove ho vissuto momenti indimenticabili. Negli ultimi due anni il fisico mi ha dato però dei segnali che devo accettare, lascio nel momento più bello e più importante della mia carriera dopo aver raggiunto la B. Ho una grandissima voglia di iniziare il nuovo percorso, so quanto sarà difficile e grande la sfida che mi attende: mi metterò a disposizione con umiltà, cercando di imparare velocemente, ma non sono preoccupato perché potrò fare questo vicino alle persone giuste».
Fink, 33 anni ad ottobre, 331 presenze con la maglia biancorossa (secondo solo a Hans Rudi Brugger) è arrivato al Südtirol nel 2001: «Fausto Grandi mi ha portato qui spiega - e in questa società ho capito che il calcio era la cosa che volevo fare, poi nel 2006 (a nemmeno 17 anni ndr) mister Firicano mi ha fatto esordire in prima squadra, uno dei momenti più belli della mia carriera. Altri? La C2 vinta con tanti ragazzi che uscivano dal settore giovanile poi i playoff importanti degli anni passati, tappe di avvicinamento alla serie B e poi quest’anno la giornata di Trieste, quella più emozionante e bella della mia carriera: la retrocessione a Ravenna arrivata in modo incredibile, invece è la delusione più grande. Cosa mi mancherà? La domenica e l’adrenalina che ti dà la partita e lo spogliatoio». Alla conferenza stampa all’Fcs Center erano presenti anche Dietmar Pfeifer e Paolo Bravo: «Quando sono arrivato qui nel 2006 le parole dell’ad, lui era già qui, credo che una cosa così possa succedere solo se dietro al giocatore c’è una persona speciale e Hannes lo è: nessuno come lui è riuscito a trasmettere l’attaccamento, la mentalità e l’identificazione che volevamo verso questa maglia: Mi fa enormemente piacere che rimanga con noi: sarà di supporto al ds, anche in campo internazionale, dato che parla diverse lingue, visionando anche come lavorano altre società di alto livello nel settore giovanile e nel calcio femminile, seguendo i calciatori in prestito, e continuando anche a coordinare gli Alperia Junior Camps».
Conclusione da parte del ds Bravo: «Gianni (Fink ndr) ha raggiunto il massimo risultato sportivo nella società dove è nato, cioè quello di vincere, avrebbe potuto anche a dare avanti avendo ancora un contratto, ma la sua coscienza è quella di non speculare . Sono sicuro che anche da dirigente riuscirà ad ottenere dei grandi risultati e che non rappresenterà una figura di passaggio della società».