Grandi nomi e Pasolini Haydn, la nuova stagione
Battistelli: «Sogno che l’orchestra rifaccia tutto il repertorio»
La «nuova visione» dell’orchestra Haydn non è nata ieri ma ha almeno diciotto mesi di vita. E si proietta verso il futuro. La seconda stagione ideata dal direttore artistico Giorgio Battistelli, ben saldo in sella, proporrà 16 concerti, con doppio appuntamento a Bolzano e Trento, dall’11 e 12 ottobre 2022 al 15 e 16 giugno 2023, poi un progetto speciale dedicato a Pier Paolo Pasolini (il concerto scenico Profeta corsaro, con Marco Angius sul podio) nel centenario della nascita. Torneranno Ottavio Dantone (anche con un progetto discografico su Haydn), Michele Mariotti e Kent Nagano. Nel con- certo dedicato alle Sacre Scritture di Haydn, il 15 giugno 2023, tra un anno, la voce in mezzo all’orchestra sarà del vescovo Ivo Muser con Nagano sul podio. E gli strumenti protagonisti di concerti ad hoc saranno il contrabbasso e un ottone.
«La mia ambizione è che l’orchestra Haydn ripercorra tutto il grande repertorio di Franz Joseph Haydn, ne divenga l’eccellenza nell’interpretazione e che grandi direttori vengano a Bolzano e a Trento anche per questo – riflette Battistelli – pur sapendo che Haydn è un autore difficilissimo, non di routine. Mentre le altre orchestre si spostano verso la grande sonorità post-romantica, noi della Haydn andremo sempre di più verso un ascolto più raccolto e più impegnativo. Senza fermarci ad Haydn, naturalmente. Piuttosto, con proposte a braccia aperte verso il pubblico, con una grande densità non respingente ma avvolgente». La Haydn vedrà anche direttori per la prima volta sul podio come «Gábor Takács-Nagy interprete di Haydn e Mozart, Thomas Dausgaard direttore della musica mitteleuropea, Daniel Cohen sensibile alla drammaturgia musicale, Michele Gamba che presenterà un ricercato concerto monografico con musiche di Schumann». Una novità anche il direttore del concerto di Capodanno, Alexander Mayer. Tra le conferme, Timothy Redmond con il violinista Ilya
Gringolts, in programma i due Pelléas et Mélisande di Fauré e Sibelius. Profeta corsaro, in scena il prossimo ottobre, basato su testi di Pasolini tratti da Lettere luterane e Scritti corsari con cinque attori e l’orchestra Haydn sul palco, proporrà Fragmente di brani di Haydn, Bach, Barber e Ives. Molto amati da Pasolini. Marco Angius, che dirigerà la Haydn, rivela che «creeremo un’alternanza tra queste letture e le musiche. Musiche che fungeranno sia da intervallo sonoro tra una lettura e la successiva, sia come vera e propria musica di scena in altri momenti dello spettacolo».
Per Paul Gasser, presidente della Fondazione Haydn, «l’orchestra Haydn non ha mai smesso di esercitare il proprio ruolo culturale». Ha ragione: tutti i grandi calendari di musica non solo in questa regione non possono più prescindere dall’orchestra, che viene invitata sempre più spesso. Oltre a produrre tanti concerti. Aggiunge Monica Loss, direttore generale Haydn: «Dopo un lungo periodo di incertezza e di restrizioni, la nuova stagione sinfonica torna al suo format abituale. Significa anche poter riannodare legame e dialogo con il nostro pubblico, peraltro mai interrotto». Campagna di rinnovo abbonamenti dal 17. Info & Tickets 0471-053800. www.haydn.it