Birarelli, il re di coppe «L’Itas ce la può fare, Kaziyski e questi giovani sono un mix esplosivo»
L’ex capitano: «Rivoluzione ben assorbita»
Matey Kaziyski domenica andrà a caccia della sua quarta Champions dopo aver portato a Trento la coppa nelle edizioni del 2009, 2010 e 2011. Al suo fianco in quella straordinaria tripletta c’era Emanuele Birarelli, protagonista di 345 partite con la maglia gialloblù che gli è rimasta nel cuore.
Bira, quanto sarebbe felice di rivedere Kaziyski alzare al cielo il trofeo?
«Sarei molto contento per lui e per tutti perché sono affezionato a Trentino Volley. Ho sempre pensato che sarebbe stato bello vedere Matey lottare per portare di nuovo un trofeo a Trento. Lo vedo felice di giocare e ha ancora tanta voglia di vincere».
Cosa lega l’Itas a questa competizione?
«Partecipare per così tanto tempo al massimo torneo europeo, riuscendo a vincerlo o andandoci vicino, è una dimostrazione di grande continuità. Anche solo raggiungere la finale è un’impresa. Questa società lavora bene e sa come affrontare queste sfide».
Quest’anno la finale sarà un curioso bis...
«Affrontare di nuovo lo Zaksa è un evento particolare, magari anche inatteso. Non credo però che ci sarà una particolare voglia di rivalsa in casa trentina visto che il gruppo è molto cambiato. Ai miei tempi magari era diverso perché ci si portavano dietro storie passate».
Sorpreso da questa Itas?
«L’estate scorsa sembrava che fosse avvenuta una rivoluzione ma in realtà è stata assorbita benissimo. Si sapeva che i nuovi ragazzi sarebbero diventati bravi ma in questa stagione hanno avuto davvero una crescita esponenziale: sono loro il futuro di Trento e della Nazionale. Poi c’è Matey che ha vissuto un anno stratosferico. Un mix esplosivo».
Quanto peseranno tre settimane senza partite?
«Non ho mai amato le lunghe soste quando giocavo, ma dipende da come è stata interpretata questa pausa. Alla fine della semifinale playoff contro Civitanova avevo visto una squadra meno briosa. Domenica potrà mancare un po’ di ritmo in partenza, ma a gioco lungo le energie non mancheranno».
Quindi dobbiamo sperare di vedere ad una gara lunga?
«In realtà tifo per una vittoria 3-0, però credo che i ragazzi siano pronti per disputare anche cinque set ad alto livello, proponendo un grande volume di gioco in tutti i fondamentali».
Coach Lorenzetti spera di scongiurare la «condanna a vincere». Cosa ne pensa?
«Questo gruppo deve pensare solo a giocare con entusiasmo, grato di vivere una grande esperienza. La stagione è stata già più che positiva. Le aspettative erano più basse quindi non credo che la pressione debba accompagnarli o frenarli. Oggi i gialloblù sono più liberi di quanto non fosse la mia Trento che giocava tante finali e soffriva di più il peso del risultato».
Aver vinto l’Europeo con l’Italia sarà un punto a favore degli azzurri di Trento?
«Aver avuto già esperienza a livello di finali può aiutare ma piuttosto che pensare ai singoli preferisco concentrarmi sul collettivo, che vedo pronto a una partita secca così importante».