Corriere del Trentino

Adesso parli la musica

- Luca Malossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La politica, tutta la politica, ci ha messo del suo nel trasformar­e il concerto di Vasco in un terreno di scontro. Fugatti è stato accusato di cercare voti sfruttando il grande artista. I leghisti lo hanno difeso accusando a loro volta il centrosini­stra di scarsa attenzione verso la musica e di volere bandire simili eventi. Così di polemica in polemica siamo giunti alla fatidica data. Polemiche che non finiranno con il concerto. Ci sta e ciò non deve spaventare: il confronto, se spogliato dai tatticismi politici, può diventare utile. Una riflession­e a bocce ferme sul live di Vasco quindi dovrà essere fatta. In primis per allontanar­e le ombre che sono rimaste e poi per capire se la giornata odierna potrà essere replicata con altri artisti e con altri numeri (i 120mila spettatori dovranno rimanere un’eccezione). Stavolta però senza fughe in avanti e indebite ingerenze. Perché l’idea è buona e va maneggiata con cura.

Ma questo è il dopo. Ora c’è un presente da vivere e un artista da applaudire. Un plauso va sicurament­e fatto alla Provincia per aver invitato al concerto i genitori di Alba Chiara Baroni, la ventiduenn­e di Tenno che il 31 luglio 2017 venne uccisa da quattro colpi di pistola sparati dal fidanzato Mattia Stanga, che poi si suicidò. I genitori di Alba Chiara (lo stesso nome dell’omonima celebre canzone), hanno accettato l’invito essendo loro stessi fan di Vasco. «Il 20 maggio è il compleanno di Alba Chiara. Ci saremo» ha detto il papà.

E allora godiamoci la festa. Per una sera Trento sarà la capitale della musica popolata da 120mila volti accalcati sotto un palco alto come un palazzo di 9 piani, largo 90 metri e profondo 26. Da lunedì si tornerà a battagliar­e. Ma con giudizio.

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