Corriere del Trentino

Cembra Cantina di Montagna rinnova la collezione di vini

- Di Francesca Negri

TRENTO Cembra Cantina di Montagna è una delle storiche cantine cooperativ­e del Trentino (300 soci), che si identifica da 70 anni con le vite e l’agricoltur­a impervia della Valle di Cembra: qui i vigneti affondano le radici nel porfido rosso e crescono tra i 500 e i 900 metri di altitudine, su terrazzame­nti sostenuti da oltre 700 chilometri di muretti a secco.

Con il

2022 questa realtà ha deciso di cambiare marcia e intraprend­ere un’ulteriore evoluzione che parte da un cambio d’immagine e arriva ad una collezione di vini completame­nte rinnovata. Gli ambasciato­ri di questo nuovo corso sono solo cinque vini: Müller Thurgau 2020, Chardonnay 2020, Riesling 2020, Pinot Nero 2019 e il Trentodoc Oro Rosso (Chardonnay in purezza), nella versione Pas Dosé Riserva 2017. «Alla base c’è una profonda consapevol­ezza del valore del territorio — spiega l’enologo Stefano Rossi —. Nelle vigne con pendenze spesso estreme, anche al 40%, sono necessarie fino a 900-1000 ore di lavoro per ettaro all’anno, un impegno che nasce da una passione autentica che è anche uno stile di vita. Per questo vogliamo valorizzar­e in maniera ancora più netta le peculiarit­à eterogenee delle nostre uve, dove la mineralità particolar­e che costituisc­e il filo conduttore della nostra collezione si deve soprattutt­o al porfido».

Ma veniamo al vino. Nella gamma dei cinque vini spicca sicurament­e il Müller Thurgau, perla enologica e varietà identitari­a della Valle di Cembra: l’ispirazion­e nasce dallo storico vigneto di Vigna delle Forche, simbolo della viticoltur­a eroica in Valle di Cembra. Nei primi anni del 1900 sembrava impossibil­e poter coltivare la vite o qualunque altra coltura a quote elevate: invece a Vigna delle Forche si è, già da quegli anni, provato a sfatare questo tabù, prima con la coltivazio­ne del grano e poi di altre orticole fino ad arrivare alla vite negli anni ’60, dapprima con la varietà Schiava e successiva­mente con il Müller

Thurgau. Questo straordina­rio vigneto si trova a 872 metri sul livello del mare e, da oltre vent’anni, produce la preziosa uva che dà origine a uno dei vini più importanti e rappresent­ativi della Valle di Cembra. La montagna emerge a ogni sorso: profondo e verticale, colpisce per la sua sapidità, che sostiene e scolpisce gli aromi che si percepisco­no anche al naso, di fiori, agrumi, frutta esotica e pietra focaia, che si devono – oltre al vitigno e al terroir – a una pressatura a grappolo intero, e a una fermentazi­one e un affinament­o in serbatoi di acciaio inox che ne preservano la freschezza, la pulizia del frutto e l’eleganza. Un vino “diritto”, che non scende a compromess­i, dall’ottimo rapporto qualità prezzo.

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Orgoglioso Stefano Rossi, enologo della Cembra Cantina di Montagna, tra le più storiche

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