Corriere del Trentino

La città trattiene il respiro e lascia spazio alla festa Pochi trentini in giro, atmosfera da Ferragosto

- di Donatello Baldo

TRENTO C’è il popolo di Vasco, ma c’è anche il popolo che ha fatto armi e bagagli e se n’è andato altrove: per non ritrovarsi bloccato nel traffico, per non sentirsi prigionier­o in città. Molti altri sono rimasti a casa, evitando di fare il giretto in centro, rinviando la spesa settimanal­e al giorno dopo, e tanti studenti hanno «marinato» la scuola in presenza optando per la didattica a distanza.

«Stamattina sembrava Ferragosto», racconta Elisabetta, residente in Valle dei Laghi, arrivata nel capoluogo per lavoro: «Pochissime macchine, strade libere. E pensare che immaginavo di trovare chissà quali ingorghi. Via Brennero percorribi­lissima, i centri commercial­i quasi deserti. Se lo sapevo — aggiunge — mi organizzav­o per fare shopping». «Un venerdì come gli altri», spiega un barista del centro storico. «Meno trentini, è vero, compensati però dai fan di Vasco che hanno dormito negli alberghi dei dintorni. Hanno fatto colazione in città».

La tranquilli­tà in centro c’è stata fino a mezzogiorn­o, poi il via vai si è intensific­ato. Anzi, un serpentone incamminat­o nella stessa direzione: verso sud, destinazio­ne Music Arena di San Vincenzo di Mattarello, a più di un’ora di distanza. Un serpentone che però si è limitavia to ad attraversa­re le vie, senza fermarsi nei negozi del giro al Sas: «Nei bar fanno ricarica di bottigliet­ta d’acqua, qualche caffè. E gelati, quelli vanno». Ma il negozio che vende prodotti tipici trentini in via San Vigilio non ha visto molti clienti: «Passa tanta gente, ma nessuno si ferma. E passa cantando i classici del Blasco nazionale, qualcuno con la birra in mano per rinfrescar­si dalla calura, qualcun altro addentando un panino portato da casa».

L’accoglienz­a degli esercenti trentini è stata generosa. Da ogni bar escono le note della star di Zocca, in ogni plateatico è disponibil­e il tavolo per prendere una birra al volo: «Si fermeranno stasera, al ritorno — vaticina un altro barista, appostato su Santa Croce — quando arriverann­o esausti una birra se la berranno volentieri, e costerà anche meno degli otto euro che fanno al concerto». In piazza Dante i fan di Vasco si stendono sul prato per rilassarsi un po’, in piazza Duomo assiepano la fontana del Nettuno, una pausa per guardarsi attorno, per poi rimettersi in cammino verso sud. Passano dalla città soprattutt­o quelli arrivati in treno, che prendono il «dritto per dritto» come indicato dai trentini, avari di parole e informazio­ni dettagliat­e.

Le vie affollate sono solo quelle in direttrice nordsud, quelle laterali sono infatti ignorate: i più si incamminan­o verso Corso Tre Novembre, per poi percorrere viale Verona e arrivare a San Vincenzo di Mattarello da nord est. Altri dal centro si raccordano con tutto il resto della fiumana che arriva dai parcheggi ex Zuffo, ex Italcement­i e Monte Baldo su via San Severino, chi sulla strada e chi sulla ciclabile.

Sfilano allegri, incuranti del caldo e della lunga camminata che li separa dall’area della Music Arena di Mattarello, e messo lo zainetto in spalla non si fermano più fino all’arrivo: l’obiettivo è il concerto, mica lo shopping. Dalla città, per lasciare spazio ai fan di Vasco, mancano quindi i trentini. E anche gli studenti: «Nel primo ciclo tutto regolare — spiega però Roberto Ceccato, dirigente del Dipartimen­to istruzione e cultura della Provincia di Trento — il minor afflusso in città è dipeso dalle superiori, dove alcuni grossi istituti hanno deciso di attuare la didattica a distanza».

Ceccato

Scuole, tutto regolare nel primo ciclo Il minor afflusso è dipeso dalle superiori perché alcuni grossi istituti hanno deciso di attuare la Dad

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(LaPresse-Pretto,Loss,Eccel) Verso l’arena Un vigile che dà indicazion­i a fan in auto, la folla davanti ai chioschett­i e alcuni spettatori in attesa della navetta alla stazione dei treni
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 ?? ?? Sorridenti La gioia di un gruppo di amici al concerto (LaPresse/ Pretto, Loss, Eccel)
Sorridenti La gioia di un gruppo di amici al concerto (LaPresse/ Pretto, Loss, Eccel)

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