«Pnrr, i piccoli Comuni vanno coinvolti»
Kompatscher interviene al Senato: «Evitare che i bandi vadano deserti»
Le Regioni e le Province autonome spingono per migliorare l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ieri a fissare la posizione dei territori al Senato è stata una delegazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, alla quale ha preso parte anche il presidente altoatesino Arno Kompatscher.
«Anche i piccoli Comuni delle autonomie speciali vanno coinvolti nell’attuazione degli interventi Pnrr — ha detto Kompatscher — finora esclusi dal poter accedere ai finanziamenti. L’ordinamento generale prevede che noi ci autofinanziamo perché abbiamo una compartecipazione alla fiscalità generale, però sappiamo che l’eccezione sono le risorse europee, in quel caso lì ovviamente ci dovrebbe essere l’accesso per i nostri Comuni». Va esplicitata dunque, secondo il Landeshauptmann, «una deroga al principio generale. La clausola di salvaguardia permette proprio di evitare queste difficoltà nell’interpretazione e il rischio di ricorsi. È necessario un maggior coinvolgimento sia delle Regioni a Statuto ordinario che di quelle a Statuto speciale anche per evitare il rischio che i bandi vadano deserti. Ad esempio la competenza esclusiva legislativa per le costruzioni anche in ambito scolastico sono delle Regioni speciali. Nei progetti per la posizione di scuole e asili nido si devono rispettare le normative autonome, ma ci sono bandi accettati solo per progetti che rispettano la normativa statale. La normativa provinciale ovviamente è in linea non solo con quella statale ma anche con quella europea, a volte è più rigorosa. Pertanto l’attuazione del Pnrr si può migliorare coinvolgendo prima Regioni e Autonomie».