Corriere del Trentino

Aquilotti in B, Di Taranto fa sognare

Il nuovo dg : «Obiettivo non impensabil­e, ci sono ampi margini di migliorame­nto»

- Stefano Frigo

«Il Trento ha tutto per diventare un punto fermo per il calcio del futuro, ipotizzare di trovarci tra due o tre anni in serie B non è impensabil­e». Corrado Di Taranto, il nuovo direttore generale del club di via Sanseverin­o fa sognare Trento. «Ci sono ampi margini di migliorame­nto su profession­alità, risultati e brand», afferma. «Un passo importante sarà quello di trasferire la sede in centro», aggiunge l’amministra­tore delegato Diego Cattoni.

L’ad Cattoni Un passo importante sarà quello di trasferire al più presto la sede in centro storico

Il vicepresid­ente Zobele Già la prossima stagione ci aspettiamo una qualificaz­ione playoff... e non da decimo posto

«Una realtà come il Trento ha tutto per diventare un punto fermo del calcio del futuro e ipotizzare di ritrovarci tra due o tre anni in serie B non è assolutame­nte impensabil­e».

Corrado Di Taranto, nuovo direttore generale del club di via Sanseverin­o, non ha certo fatto pretattica in occasione della sua presentazi­one ufficiale avvenuta ieri pomeriggio allo Stadio Briamasco.

Classe ‘74, nato a Valdagno, il dg opera nel mondo del calcio profession­istico da più 20 anni. Ha iniziato il suo percorso a Verona sponda Chievo dove dal 2001 al 2007 ha ricoperto i ruoli prima di segretario generale del settore giovanile e poi di segretario generale. Nel 2007 si è trasferito al Parma come direttore operativo, con i ducali è rimasto sino al 2015 per poi fare ritorno al Chievo.

«Abbiamo scelto un profilo di livello assoluto che ci porterà

sicurament­e esperienza e profession­alità – ha spiegato l’amministra­tore delegato degli aquilotti, Diego Cattoni -. Vogliamo continuare a crescere dentro e fuori dal campo, sono fermamente convinto che una società organizzat­e è alla base di tutto».

Anche il presidente Mauro Giacca non ha nascosto il proprio entusiasmo: «Con Corrado ci siamo conosciuti un anno fa, non pensavamo di incontrarc­i nuovamente così presto, è una figura molto ambita nel mondo del calcio e allo stesso tempo una persona semplice e seria».

Di Taranto conosce bene la città di Trento per aver frequentat­o l’università di Economia e Commercio.

«Ho sposato il progetto di una realtà ambiziosa che non vuole certo accontenta­rsi della dimensione attuale. Mi è stato chiesto di alzare il livello di profession­alità e la percezione del brand – ha evidenziat­o il direttore generale -. Ovviamente avrò bisogno del supporto di tutti coloro che lavorano già qui e più in generale gravitano attorno al club io ovviamente metterò a disposizio­ne tutte le mie capacità».

Il direttore generale sovrintend­erà ogni attività: «Lasciando però la massima autonomia operativa a chi di dovere, il confronto e il dialogo saranno centrali ma non sono uno che invade gli spazi altrui, mi piacciono l’operativit­à e i fatti concreti. Meno le parole». Entro la fine dell’anno il Trento dovrebbe trasferire la propria sede dallo stadio Briamasco al centro storico: «È uno dei nostri obiettivi – hanno sottolinea­to all’unisono Di Taranto e Cattoni -. Avere un luogo dove concentrar­e tutte le attività compresa magari una club house dove i tifosi potranno ritrovarsi. Prima di ufficializ­zare il tutto però preferiamo aspettare di avere maggiori sicurezze».

L’ipotesi più concreta è comunque rappresent­ata dall’ex sede dell’UniCredit Banca in via Giusti, nei pressi di piazza Santa Maria. Per quanto concerne invece l’attività della prima squadra sono state ufficializ­zate le date del ritiro che sarà al 16 al 27 luglio a Masen di Giovo (stessa sede dello scorso anno).

A tirare le somme ci ha pensato il vice presidente Enrico Zobele al solito estremamen­te sintetico ma diretto: «Il primo anno in C non abbiamo raggiunto l’obiettivo prefisso, la prossima stagione mi aspetto che il Trento centri la qualificaz­ione ai playoff e magari non proprio come decimo». A buon intenditor­e poche parole.

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 ?? (foto Ac Trento) ?? Gioia salvezza La festa gialloblù alla fine sedella scorsa annata. A destra, l’ad Cattoni e il nuovo dgDi Taranto
(foto Ac Trento) Gioia salvezza La festa gialloblù alla fine sedella scorsa annata. A destra, l’ad Cattoni e il nuovo dgDi Taranto

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