Licenziamento di Tateo, il primario dal giudice
TRENTO «Il giudice Flaim ha letto con attenzione le carte e ha disposto il proseguo del giudizio». È il commento stringato dell’avvocato Vincenzo Ferrante al termine dell’udienza davanti al giudice del lavoro Giorgio Flaim.
L’udienza di ieri mattina in Tribunale a Trento segna un passaggio importante nel procedimento davanti al giudice del lavoro dell’ex primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, Saverio Tateo, contro l’azienda sanitaria trentina. Il professionista ha impugnato il provvedimento notificato a novembre scorso dopo il parere favorevole espresso dal Comitato dei garanti. L’azienda sanitaria aveva deciso alla luce dei risultati della commissione d’inchiesta interna che aveva evidenziato «elementi di criticità oggettiva» nella gestione dell’unità operativa. A fare da detonatore era stata la scomparsa di Sara Pedri, la ginecologa di 31 anni di Forlì sparita il 4 marzo scorso 24 ore dopo aver presentato una lettera di dimissioni.
Un licenziamento «ingiustificato» ad avviso della difesa che aveva da subito annunciato ricorso. Nel provvedimento l’azienda evidenziava «la violazione dell’obbligo di mantenere il benessere organizzativo del reparto e atteggiamenti ispirati a principi di lealtà e trasparenza». Accuse infondate per l’avvocato Ferrante che aveva sottolineato i risultati del lavoro del primario. «Finora era un reparto di eccellenza, dove magari ci sono state un po’ di pressioni sui collaboratori, ma non aggressioni verbali, vessazioni e altre accuse mosse nei confronti del dottor Tateo», ha detto Ferrante subito dopo la notifica dell’atto. Tateo è pronto a chiarire e dare battaglia anche davanti al giudice del lavoro. Intanto, sul fronte penale, nei prossimi giorni proseguirà l’udienza, in incidente probatorio, per ascoltare altre due professioniste che avrebbero subito le presunte vessazioni in reparto.