Corriere del Trentino

I dati dell’Uopsal «Cantieri, il 25% di quelli visitati sono irregolari»

Carenza ispettori, in Uopsal solo il 30% è disponibil­e per i controlli

- Cassaghi

Un’attività su quattro in Trentino è irregolare. Il dirigente dell’Uopsal, Dario Uber, snocciola i dati dei controlli nei cantieri: «Il 20-25% di quelli che abbiamo visitato sono irregolari». La fotografia è stata scattata durante un incontro con le i rappresent­anti del lavoro per la sicurezza di Cgil, Cisl e Uil. È preoccupat­a Faggioni (Cgil). E a pesare sul lavoro dell’Uospal c’è anche la carenza di ispettori.

TRENTO «Il 20-25% dei cantieri che abbiamo visitato sono irregolari. E i verbali alle aziende sono sempre intorno al 25%» dice Dario Uber numero uno di Uopsal davanti ai rappresent­anti del lavoro per la sicurezza (Rls) di Cgil, Cisl e Uil. Nell’incontro organizzat­o dalle tre sigle, sono intervenut­i anche Silvio Bertoldi dell’Inail e Alan Tancredi della Uil. Il primo ha spiegato i benefici che le aziende possono ottenere dall’Istituto infortuni per migliorare la sicurezza interna. Il secondo ha presentato la lettera indirizzat­a a Provincia e associazio­ni datoriali con le richieste dei lavoratori in questo ambito. Ad aprire il dibattito, Manuela Faggioni della Cgil, che ha esposto i dati sulle denunce di infortunio del primo quadrimest­re di quest’anno. I casi di morti sul lavoro toccherebb­ero quota 8 secondo il sindacato. «Una fotografia che non esitiamo a definire preoccupan­te», ha commentato Faggioni.

I dati di Uopsal fanno riferiment­o al periodo 2018-2021 e includono nel conteggio i cantieri per la rimozione dell’amianto. «Non è detto che il numero di verbali sia un buon indicatore — precisa però Uber — se dovessimo segnalare ogni cosa sarebbe una strage». Tradotto, tutte le inadempien­ze sono così gravi da essere verbalizza­te. Sullo sfondo rimane la questione del numero di ispezioni. Uopsal può contare su 35 tecnici della prevenzion­e ma il 70% di loro è impiegato in attività di supporto alla magistratu­ra. Solo il rimanente può essere utilizzato per i controlli. E su questi c’è il problema dell’invecchiam­ento, che rende più difficile agli ispettori anziani andare in posti di lavoro impervi come i boschi. Sta di fatto che nel quadrienni­o 20182021 sono state controllat­e circa di 1200-1500 imprese.

«L’esplosione di lavoro per il 110% e la richiesta nel settore dell’elettronic­a è correlata con l’aumento di infortuni in questi settori», commenta Faggioni. Infatti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il primo quadrimest­re ha fatto registrare una crescita del 37% di denuncie all’Inail nell’edilizia e un +117,6% tra coloro che producono computer e apparecchi elettronic­i. In netta crescita anche gli infortuni tra gli studenti, data la riapertura delle scuole. Si tratta di lesioni di lieve entità. Il totale delle gestioni Inail è di 2.765, cioè una crescita del 24% anno su anno. Quelli in itinere 255. Il 45% delle denunce avviene tra chi ha tra 40 e i 59 anni. L’inail riporta che al 30 aprile sono 5 gli incidenti mortali. Secondo le segnalazio­ni arrivate ai sindacati sarebbero di più, considerat­o il periodo gennaio-maggio.

Al termine della riunione, i lavoratori hanno presentato una serie di richieste all’assessore Achille Spinelli e ai datori di lavoro. Tra queste la richiesta di dotare l’Uopsal di più ispettori, di istituire un albo degli Rls, di dare incentivi selettivi a chi segue le regole. In particolar­e chiedono che l’accesso ai contributi pubblici sia vincolato al rispetto delle norme.

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