Corriere del Trentino

Bisesti prepara già il nuovo anno «Basta mascherine e banchi divisi»

L’assessore all’istruzione bacchetta Roma. «Personale? Alcune risorse extra resteranno negli istituti»

- di Annalia Dongilli

TRENTO Per gli oltre 4.000 ragazzi e ragazze che fra meno di due settimane affrontera­nno l’esame di maturità la campanella che suonerà oggi (per una manciata di scuole domani, ndr) sarà l’ultima del loro percorso. Un percorso iniziato nella normalità, segnato da due anni di pandemia. Un esame in cui, seppure con parecchie contestazi­oni, tornano gli scritti (due, non tre, bonus Covid) e che l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti definisce «un primo passo verso la normalità». Solo il primo, appunto. «La scuola a settembre deve tornare alla normalità» afferma. E non solo per le mascherine «ma anche per gli spazi e le classi».

Assessore, fra pochi giorni i giovani trentini e gli iscritti dei corsi serali vivranno l’esame di maturità che in questi due anni si era ridotto a un maxi orale. Come sarà questo esame?

«È un primo passo verso la normalità: speriamo che sia davvero l’ultima volta in cui i nostri studenti devono fare i conti con qualche limitazion­e. La scuola ha dato su tutti i fronti ed ora è il caso di ripartire con tutte le opportunit­à e le progettual­ità che la scuola ha in serbo per i ragazzi».

Un segnale importante poteva essere eliminare le mascherine almeno quest’ultimo mese visto che sono scomparse un po’ ovunque, considerat­o anche il rapporto costi benefici. Ma il governo non ha risposto alla richiesta sua e del suo omologo altoatesin­o.

«No, il governo non ha risposto a noi e ai presidenti. Su questo si è distinto davvero in modo negativo, un tema delicato che avrebbe richiesto almeno un dialogo. Al netto tuttavia di quest’ultima battaglia penso che il Trentino, in questi due anni di pandemia, abbia primeggiat­o per risorse e attenzione rivolta alla scuola rispetto ad altre Regioni italiane, garantendo la presenza il più possibile».

Ma che a settembre si torni alla normalità, senza mascherina, è un auspicio o una promessa che fa ai ragazzi?

«Purtroppo io non posso fare promesse su questo, ma il mio non è nemmeno un aumini spicio: deve essere così».

E sul resto? Distanze tra banchi, distanze in mensa?

«Si torna alla normalità, con qualche investimen­to che è rimasto dal Covid. All’inizio si partirà come in tutti i settembri prima del Covid». i

A settembre si riproporrà il problema del personale. Come è la situazione su questo fronte?

«Migliore dello scorso anno di sicuro, anche perché da un lato non ci sarà più il nodo dell’obbligo di green pass e dall’altro resteranno nelle scuole, come dicevo prima, almeno parte delle risorse extra in terviament­e di personale che avevamo stanziato per la pandemi».

La maturità è alle porte. Che augurio si sente di fare ai ragazzi che si stanno preparando a questo momento?

«Ovviamente prima di tutto un grandissim­o in bocca al lupo. Poi li vorrei invitare a vivere questo momento unendo alla tensione che ovviamente caratteriz­za l’esame di Stato, anche la gioia, perché lasciano un percorso che si ricorderan­no per sempre, anni faticosi ma belli seppure strani per la pandemia. Gli anni delle superiori sono una finestra sul futuro, per chi continuerà a studiare o per chi inizierà a lavorare».

E i docenti e i dirigenti? Che bilancio le hanno fatto di quest’anno negli incontri di queste settimane?

«Ho incontrato molti docenti e dirigenti in questi ultimi mesi, anche perché siamo tornati a fare attività e saggi di fine anno. Siamo tornati a fare squadra e progetti e ho notato anche la volontà delle scuole di far maggiormen­te rete, di stare insieme e lavorare su progetti trasversal­i».

 ?? ?? Critico L’assessore Bisesti
Critico L’assessore Bisesti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy