Mascherine, nei guai imprenditore trentino
C’è anche un imprenditore trentino, Paolo Paris, tra le sei persone indagate per un maxi appalto per la fornitura di 5 milioni di mascherine per un totale di 5,6 milioni di euro, con un bando affidato in forma diretta dall’Ausl di Reggio Emilia alla ditta individuale trentina. Corruzione, truffa aggravata, frode nelle pubbliche forniture, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti: queste le accuse ipotizzate a vario titolo dalla Procura Reggiana che coordina l’inchiesta «The Mask». Oltre a Paris sono indagati Pietro Ragni (ex risk manager dell’Ausl), Giovanni Morini (responsabile del servizio prevenzione e protezione dell’Ausl), l’imprenditore Lorenzo Scarfone e due imprenditori stranieri. Le indagini della guardia di finanza erano scattate nel marzo 2020 dopo il maxi sequestro di 2,2 milioni di mascherine, dispositivi di protezione di tipo Ffp2 e chirurgiche risultati non conformi per uso medico. È stara sequestrata anche una bici elettrica che secondo gli inquirenti sarebbe stata regalata da Paris a Ragni come presunto oggetto di corruzione.