Laboratori e sostegni per 300 bambini: l’integrazione a scuola
TRENTO Sono quasi 300 i bambini e i ragazzi fuggiti dalla guerra in Ucraina che sono stati accolti negli ultimi mesi dell’anno scolastico appena concluso da diversi istituti comprensivi trentini.
Per sostenere il loro inserimento nelle classi e l’apprendimento della lingua italiana, il consorzio Consolida con le proprie cooperative sociali e attraverso «Prima Classe», la piattaforma di collaborazione tra scuola e territorio per un’educazione inclusiva e di qualità, ha offerto interventi di educatori e laboratori esperienziali, in collaborazione con l’assessorato all’istruzione e cultura della Provincia autonoma di Trento.
Al progetto, ispirato all’idea di una comunità educante, ha aderito una rete di imprese locali, alle quali si è unita anche GPI-Gruppo per l’Informatica. «Fin dall’inizio della guerra in Ucraina — riflette il presidente di Gpi e Confindustria Trento, Fausto Manzana — i nostri collaboratori hanno chiesto di essere parte attiva e di fare qualcosa di utile per queste persone, costrette a subire le terribili conseguenze del conflitto e spesso a lasciare il loro Paese. Abbiamo avviato una raccolta di fondi, raddoppiati poi dall’azienda, che il nostro comitato interno ha deciso di destinare a questa iniziativa. Siamo convinti che unendo le forze possiamo dare un contributo significativo».
«Nonostante le fatiche degli ultimi anni dovuti alla pandemia — aggiunge l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti — ancora una volta la scuola trentina si è dimostrata pronta a garantire a tutti il diritto fondamentale all’istruzione. La nostra scuola è resa forte e capace, anche perché è espressione di un territorio che ha fatto propria l’idea dell’educazione come responsabilità collettiva e come investimento per il futuro della comunità».
Nato dalla Cooperazione trentina per offrire sostegno agli studenti colpiti dalle conseguenze del Covid-19, il progetto si è via via trasformato per rispondere ai bisogni emergenti, e talvolta, purtroppo urgenti, come nel caso dell’accoglienza dei minori fuggiti dal conflitto in Ucraina. Per rendere l’iniziativa velocemente realizzabile, il consorzio Consolida, insieme al dipartimento istruzione e cultura della Provincia di Trento, ha selezionato una rosa di laboratori creativi, di gioco cooperativo e sportivi, curati dalle cooperative sociali operanti sul territorio, tra i quali i dirigenti scolastici e i docenti degli Istituti comprensivi hanno scelto quelli più adatti al loro contesto e ai gruppi classe che hanno accolto gli studenti ucraini. Oltre ai laboratori, sono state messe a disposizione ore aggiuntive di educatori professionali, per sostenere l’apprendimento della lingua italiana o essere di supporto alle classi.
Non solo. La piattaforma «Prima Classe» facilita e mette a sistema la collaborazione tra scuole, privato sociale e imprese, i cui interventi vanno certamente a beneficio dei bambini e dei ragazzi ucraini, ma anche dei loro compagni. «La piattaforma Prima Classe — spiega Francesca Gennai, vicepresidente di Consolida — rinforzando le collaborazioni tra il territorio e le scuole va oltre la logica riparativa ed emergenziale per promuovere la crescita di una grande comunità educante. Un impegno che continuerà anche durante l’estate per prepararsi e preparare gli studenti al prossimo anno scolastico».
❞ Gennai
Prima Classe va oltre la logica riparativa ed emergenziale per promuovere la crescita di una grande comunità educante