Corriere del Trentino

Il violinista Daniel Hope protagonis­ta questa sera al festival BrixenClas­sics

- (Giancarlo Riccio)

Daniel Hope e il Concerto n.1 per violino di Max Bruch saranno al centro, questa sera alle 21 nella Hofburg, del festival BrixenClas­sics a Bressanone fino a sabato. Sul palco l’orchestra omonima con la direzione di Daniel Geiss, responsabi­le artistico del calendario e il grande solista nato a Durban nel 1973, naturalizz­ato inglese e da anni residente a Berlino. L’esecuzione dello struggente brano di Bruch (compositor­e tedesco morto solo 102 anni fa), architrave della serata, è stata decisa da Hope perché «amo questo brano, mi accompagna da tutta la vita. L’ho ascoltato la prima volta a 6 anni, ho iniziato a studiarlo a dieci e ancora oggi lo studio e lo riscopro». Hope suona un violino «specialiss­imo» e lo suonerà anche sabato a Dresda, impegnato con la stessa BrixenClas­sics Orchestra diretta da Geiss. «Sono particolar­mente fortunato – dice - ad avere a disposizio­ne il Guarneri del Gesù del 1742 conosciuto come “Ex-Lipinski”: è il mio cuore e la mia anima». Hope suona il violino da quando aveva quattro anni. Doveroso iniziare così presto? «Doveroso no, ma aiuta…» risponde. Partirà per un tour europeo, poi mondiale di due anni. Unica nuova data italiana: Merano il 30 agosto.

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