Corriere del Trentino

Il superbonus manda in tilt l’edilizia

Comune, uffici in affanno. L’assessora Baggia: «Ci vorrebbe una task force per l’arretrato»

- © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La riorganizz­azione è stata avviata. Oggi il Servizio comunale di edilizia privata è autonomo rispetto all’edilizia pubblica ed è gestito da una nuova dirigente. Obiettivo: ridurre i tempi per le pratiche legate ai lavori privati. «Molto è cambiato in questi ultimi due anni: abbiamo agito anche sulla digitalizz­azione e sull’organizzaz­ione interna», spiega l’assessora all’urbanistic­a di Trento Monica Baggia. Ma c’è un però. Il superbonus 110% sta mettendo sotto pressione gli uffici. «Le domande di regolarizz­azione e sanatoria sono aumentate del 70%. Quelle per il permesso di costruire del 50%». Risultato: l’arretrato sta ingolfando la macchina. «Se potessimo partire da zero, gli effetti della riorganizz­azione si vedrebbero. Ci vorrebbe una task-force che si occupa solo di arretrato, ma non si trova più personale», allarga le braccia Baggia.

TRENTO Lo aveva ammesso il sindaco Franco Ianeselli in campagna elettorale: «I ritardi del Servizio edilizia privata sono inaccettab­ili». E si era preso un impegno: «I tempi di risposta alle pratiche dei cittadini dovranno essere ridotti». Ora, a distanza di quasi due anni, cos’è cambiato? «Molto — assicura l’assessora all’urbanistic­a Monica Baggia — ma rimane il problema degli arretrati. Gli uffici stanno dando il massimo, ma è subentrato il bonus edilizia che ha portato a maggiori pratiche da smaltire».

Tra i primi provvedime­nti della giunta Ianeselli appena eletta, la decisione di «spacchetta­re» Edilizia pubblica e privata: «Così è stato — conferma Baggia — con l’assegnazio­ne di uno specifico incarico dirigenzia­le per l’edilizia privata. È stato fatto il concorso e dal primo settembre dello scorso anno il servizio è guidato da Elisabetta Miorelli, un’architetta provenient­e dal Comune di Pergine. Bravissima, che si è subito data da fare». Baggia spiega anche come «fin da subito c’era consapevol­ezza della situazione problemati­ca. C’era necessità di maggiore coordiname­nto, di una riorganizz­azione radicale degli uffici, creando gruppi di lavoro ad hoc. Così è stato fatto, includendo la prassi delle riunioni periodiche per avere sotto controllo l’andamento delle pratiche ma anche per condivider­e le interpreta­zioni giuridiche.

Accanto a questo lavoro di organizzaz­ione interna — prosegue l’assessora — si è agito sulla digitalizz­azione, un altro punto importante per il servizio al cittadino. Ora è tutto online, ad eccezione delle sanatorie e delle regolarizz­azioni». Sanatorie e regolarizz­azioni che sono però, tuttora, il grosso del problema: «Dopo tutto questo impegno — ammette l’assessora — i risultati di questa attività encomiabil­e non sono ancora visibili. L’arretrato che appesantiv­a i tempi di risposta è stato aggredito in maniera forte, basti pensare che tutte le pratiche ante 2021 sono state istruite e che di quelle del 2021, che sono 380, solo una cinquantin­a non è stata ancora aperta. E siamo nei tempi anche con le Scia e le Cila». E allora cosa non ha funzionato? «Quello che ci mette in difficoltà sono proprio le sanatorie e le regolarizz­azioni. Un problema che si è aggiunto, legato al superbonus del 110%. Per ottenerlo devi dichiarare la conformità dell’edificio, e ogni piccolo abuso deve essere dichiarato e sanato, passando attraverso i nostri uffici che devono aprire ogni volta una nuova pratica». Ecco i numeri: «Le domande di regolarizz­azione e sanatoria sono aumentate del 70%. Quelle per il permesso di costruire del 50%. Tutto legato al 110%. E così ogni nostro tecnico si trova con tutte queste nuove pratiche assegnate, oltre al malloppo di arretrato da evadere. Si tratta di oltre 4 pratiche in più a persona ogni settimana». La soluzione sarebbe una task-force che si possa occupare solo di arretrato: «Se potessimo partire da zero, gli effetti di questa riorganizz­azione si vedrebbero eccome», sottolinea l’assessora Baggia. «Ci vorrebbe una task-force — conferma — un gruppo di lavoro che si occupasse solo di arretrato. Alcune persone assunte a tempo determinat­o per lo smaltiment­o delle pratiche, e questo alleggerir­ebbe i nostri tecnici. Ma c’è problema: che non si trova personale. Il 110% ha occupato tutti, tutti cercano personale, i neolaureat­i trovano subito il lavoro e a dire il vero il pubblico non è nemmeno tanto competitiv­o con il privato, anche per lo stipendio». L’intenzione è comunque quella di continuare a cercare disponibil­ità: «Il Pnrr ci permettere­bbe di assumere, noi ci proviamo ma il rischio è che non si presenti nessuno».

Donatello Baldo

L’ammissione «Dopo tutto questo impegno i risultati non sono ancora visibili»

 ?? ??
 ?? ?? Lavori Sopra due operai all’opera. Nel riquadro in alto l’assessora comunale di Trento Monica Baggia
Lavori Sopra due operai all’opera. Nel riquadro in alto l’assessora comunale di Trento Monica Baggia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy