«Siamo sotto scacco, consegne in ritardo Attivare al più presto gli investimenti»
Industriali, Oberrauch e Manzana preoccupati
TRENTO «Tutto questo — sussurra il presidente di Assoimprenditori Alto Adige Heiner Oberrauch — mi porta a dire che siamo lontani dal percorso che dovrà portarci ad un massiccio spostamento del traffico merci su rotaia». Ora le imprese sono «tenute in scacco». Per questo «dovremo attivare al più presto gli investimenti su alcune opere strategiche», gli fa eco la guida degli industriali trentini Fausto Manzana, riferendosi ad opere come il bypass ferroviario di Trento.
Intanto cominciano già a pesare le conseguenze di un corridoio Nord-Sud sotto stress. «Le imprese sono alle prese con i ritardi delle consegne e l’autotrasporto deve affrontare extra-costi — spiega il presidente di Confindustria Trento — Ricordiamoci che la Germania è il primo partner commerciale del Trentino: siamo davvero all’angolo come economia. Nel momento in cui non si può fare la consegna, che tra l’altro ha un costo sempre più rilevante, si stressa ulteriormente l’attività dell’azienda». Il primo pensiero per risolvere la questione va alle misure ristrettive adottate dal Tirolo per rispondere alle direttive europee sulla qualità dell’aria. «Ci sentiamo davvero in scacco — prosegue Manzana — Al di là dei divieti, c’è un sistema di filtraggio imposto dall’Austria che condiziona il traffico merci su strada. E in questi contesti i parcheggi si riempiono creando disagi agli autisti».
Disagi che aumenteranno nel corso dell’estate a seguito della «tempesta perfetta» che si sta abbattendo sul corridoio scandinavo-mediterraneo, che comporterà un travaso delle merci su strada. «Le ricadute saranno forti — conferma la guida degli industriali trentini — Ci saranno disagi sulla viabilità ed aumenteranno i rischi per la sicurezza in strada. Inoltre quando è satura la rete autostradale basta poco che si intasino anche le varianti secondarie, ripercuotendosi sull’intero sistema viario. Il che non è neanche una bella immagine per il Trentino». Dunque la riflessione finale conduce ad un’esortazione ad avviare al più presto gli investimenti per opere ritenute strategiche. «Questa situazione ci preoccupa molto — conclude — È la testimonianza dell’importanza di mettere su ferro il traffico che oggi è su gomma e l’importanza di determinate opere come la bretella ferroviaria di Trento. Sono investimenti strategici che vorremmo portare a compimento, dopo aver riflettuto e ponderato tutto attentamente».
«Siamo molto indietro». Anche Oberrauch scuote la testa di fronte all’annuncio di disagi, almeno fino ad agosto, lungo la linea ferroviaria del Brennero. «Purtroppo — considera il numero uno di Assoimprenditori — lo spostamento delle merci da rotaia a gomma fatica ad essere una prospettiva realmente percorribile in tempi brevi ma non abbiamo tanto margine per reagire e progredire. Dobbiamo fare in fretta». Il quadro è presto spiegato: alcuni lavori sulla rete ferroviaria imporrano il transito su un binario unico (è già stato così fino al 5 giugno sulla Kufstein-Brennero). Molti terminal, nel frattempo, stanno lavorando al limite. Fino al 24 giugno Deutsche Bahn ha bloccato i cargo per rientrare nei piani.
«Lo spostamento delle merci verso l’autostrada sarà inevitabile — continua — anche se è meglio accada nel periodo estivo rispetto ad altri momenti dell’anno. Una contingenza che non cambia i problemi generali. Da una parte i blocchi ai mezzi Euro 6 che l’Austria continua ad imporre paralizzando l’A22 e dall’altra una rete ferroviaria che, al momento, non è all’altezza di quelli che sono i piani di spostamento. Il rischio è di trovarci tra qualche anno con un Tunnel del Brennero nuovo di zecca vanificato (o comunque molto limitato) dalla scarsa qualità del resto dell’infrastruttura sulla linea. Tutto questo mi porta a dire che siamo lontani dal percorso che dovrà portarci ad un massiccio spostamento del traffico merci su rotaia. I presupposti non sono buoni e ovviamente siamo preoccupati di quello che potrà accadere perché la raggiungibilità sostenibile è una priorità assoluta per tutto il tessuto economico, produttivo ed imprenditoriale dell’Alto Adige».
❞
L’analisi Abbiamo poco margine per reagire e progredire Dobbiamo fare in fretta per trasferire i flussi su rotaia