Corriere del Trentino

Palazzo Thun, la rivincita delle dirigenti donne: sono loro le più pagate

Palazzo Thun, la più pagata è Ferrario

- Donatello Baldo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Stipendi più ricchi alle dirigenti donne. Sono loro le più pagate a Palazzo Thun e in cima alla classifica svettala la direttrice generale di palazzo Geremia Livia Ferrario, arrivata in Comune per volontà del sindaco Franco Ianeselli, «rubata» alla Provincia. Nel 2021 ha intascato quasi 137mila euro lordi. Sono solo due i dirigenti sotto gli 80mila euro, il comandante della polizia locale Luca Sattin e il capo del Servizio sicurezza lavoratori.

TRENTO In vetta alla classifica dei dirigenti più pagati dall’amministra­zione comunale c’è ovviamente la direttrice generale di palazzo Geremia Livia Ferrario. Arrivata in Comune per volontà del sindaco Franco Ianeselli, che l’ha «rubata» alla Provincia dopo anni di onorata carriera nella la direzione di molti dipartimen­ti tra cui Lavoro e Welfare, Sanità, Scuola e Urbanistic­a, Ferrario ha intascato quasi 137mila euro lordi annui divisi su tredici mensilità, partendo da uno stipendio tabellare di oltre 7mila euro a cui sommare la retribuzio­ne di posizione di quasi 50mila euro.

Ma non è l’unica donna ai vertici sia dell’amministra­zione che delle retribuzio­ni. Anzitutto le donne dirigente al Comune di Trento sono la maggioranz­a –—13 su 24 — ma sono anche le meglio pagate: oltre a lei, sul podio ci sono Laura Moresco, Franca Debiasi e Claudia Patton.

I dati si riferiscon­o al 2021. Dopo la direttrice generale dell’amministra­zione comunale, con oltre 119 mila euro si piazza la segretaria generale Laura Moresco, seguita dalla dirigente del Servizio Risorse finanziari­e e patrimonia­li Franca Debiasi –—che ha percepito quasi 103mila euro — e dalla dirigente del Servizio Gestione strade e parchi Claudia Patton (95mila euro). Il primo dirigente tra gli uomini segue a ruota — si tratta di Bruno Delaiti, Servizio Opere di urbanizzaz­ione primaria — con 92 mila euro all’anno.

Gli altri dirigenti si attestano tutti sugli 80mila euro, partendo tutti da uno stipendio tabellare di 43mila euro a cui aggiungere la retribuzio­ne di posizione e di risultato. Giuliano Franzoi — del Servizio Mobilità e Rigenerazi­one urbana — sfiora i 90mila (89.946.18 euro), così come Paolo Frenez, Capo di Gabinetto del sindaco, che raggiunge gli 89.494.13 euro. Più sotto, nella classifica, Sabrina Redolfi del Servizio Welfare e Coesione sociale con circa 86 mila euro, Cristina Degasperi del Servizio Politiche abitative — 84mila euro — circa la stessa cifra percepita dal dirigente del Servizio Bibliotech­e Silvano Compostell­a e da Fabrizio Paternoste­r, prima dirigente del Servizio Demografic­i e Decentrame­nto e ora di supporto presso la Segreteria generale per il Consiglio comunale.

Gli unici dirigenti comunali sotto gli 80mila euro all’anno sono Luca Sattin e Tiziano Bonella. Il primo è a capo della Polizia Locale e ha percepito nel 2021 «solo» 79.574.03 euro, mentre il secondo è a capo del Servizio Sicurezza lavoratori e ha percepito nello stesso anno 74.534.14 euro. Gli altri sotto queste cifre sono entrati in organico in qualità di dirigenti successiva­mente.

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