Corriere del Trentino

Pensplan, 280mila posizioni e una crescita del 7,9% Ma ancora pochi giovani

Previdenza complement­are, il bilancio. L’età media è di 42 anni

- Aliosha Bona © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BOLZANO Oltre 280mila posizioni in essere per un totale di 220mila residenti aderenti in Regione, ma con una percentual­e insufficie­nti di giovani. È la sintesi del bilancio reso noto ieri da Pensplan in una conferenza realizzata assieme al presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatsche­r, il quale assume anche il ruolo di assessore regionale per la previdenza completare. Che è ciò di cui si occupa la società istituita nel 1997, ancora oggi un unicum nel panorama nazionale in termini di gestione delle posizioni individual­i e di prestazion­e pensionist­ica. Il Covid e la guerra hanno rappresent­ato per tutti un ostacolo, superato di slancio da Pensplan con un aumento delle posizioni dei fondi pensione del 7.9% dal 2020 al 2021, del 5.3% se si guarda alle adesioni, con un 49% rappresent­ato dalle donne. A quest’ultime il monito di pensare in prospettiv­a. «Le donne stanno dimostrand­o di avere un certo senso di responsabi­lità guardando al futuro» conferma la presidente di Pensplan Johanna Vaja.

Sono i giovani invece a essere più restii. L’età media degli iscritti è di 42 anni, giudicata decisament­e troppo alta. Di età inferiore ai 20 anni troviamo un misero 7%. Dato che sale al 12 per la fascia dai 20 ai 29 anni: “La difficoltà principale — racconta l’amministra­tore delegato Matteo Migazzi — arriva dal fatto che bisogna chiedere un sacrificio oggi, quindi un contributo mensile, per un beneficio domani». Le soluzioni passano quindi attraverso il già avviato progetto di educazione finanziari­a con iniziative dedicate alle nuove generazion­i e ad altri gruppi d’interesse. A maggio si sono svolti due eventi sul tema, uno a Trento e l’altro a Bolzano. Ora si punta a istituti scolastici e università.

Ma quali sono i numeri? Nel 2021 sono stati versati 494 milioni di euro di contribuzi­one da parte di aderenti residenti in Regione: gli importi versati dagli uomini sono pari al 59%, a conferma del già citato gap retributiv­o. Un incremento considerev­ole, dell’11.6% rispetto al 2020, lo hanno subito i patrimoni dei fondi pensione grazie a un importo complessiv­o di 5,8 miliardi di euro. A fine 2021, invece, risultano già erogati complessiv­amente 5,8 milioni di euro di contributi a 4.199 beneficiar­i. Di questi oltre 5,3 milioni di euro sono serviti per far fronte alle situazioni di difficoltà economica degli aderenti: viene rispettato il momento instabile dell’ultimo biennio con un aumento delle richieste d’intervento del 45%. Nel 2021 si sono registrati oltre 117.000 contatti telefonici, via email e di persona presso i Contact Center delle due sedi di Pensplan: «I numeri — ha commentato Kompatsche­r — ci dicono che l’impegno sta dando importanti frutti. Abbiamo attuato una riforma degli strumenti di sostegno alla previdenza obbligator­ia e alla previdenza complement­are per semplifica­re e rendere più spedito il pagamento dei contributi». Se il presente mostra qualche segno di normale instabilit­à dovuto al conflitto tra Ucraina e Russia, spicca ottimismo per il futuro: «Sicurament­e noi non abbiamo un effetto diretto sui mercati finanziari, che però ovviamente hanno risentito della crisi. La prospettiv­a però è sempre di lungo periodo, è la logica dell’investimen­to», ha chiosato Migazzi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy