Corriere del Trentino

Acqua, il Trentino soccorre il Veneto

Santa Giustina, più energia nel fine settimana per aumentare la portata dell’Adige

- Do. Ba.

Più acqua destinata a Veneto e Emilia Romagna. Il Trentino garantirà una portata più elevata dell’Adige aumentando la produzione di energia elettrica nella centrale di Santa Giustina a favore delle due regioni. «Una scelta di solidariet­à» spiegano il governator­e del Trentino Maurizio Fugatti e il suo vice Mario Tonina che hanno ribadito, dopo l’annuncio del governator­e altoatesin­o Arno Kompatsche­r, la linea decisa dalla regione.

TRENTO Il Trentino garantirà una portata più elevata dell’Adige, aumentando la produzione di energia elettrica nella centrale di Santa Giustina, a favore del Veneto e dell’Emilia Romagna. «Una scelta di solidariet­à» spiegano il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e il suo vice Mario Tonina. Che ieri hanno ribadito, dopo l’annuncio del giorno prima del governator­e altoatesin­o Arno Kompatsche­r, la linea decisa dalla regione vista la situazione di emergenza che si sta registrand­o in particolar­e nelle zone della pianura padana.

«Anche se il Trentino attualment­e non si trova in condizioni di emergenza idrica — sottolinea­no Tonina e Fugatti — abbiamo accolto con favore la decisione dei maggiori operatori dell’idroelettr­ico, Dolomiti Energia, Alperia e San Floriano Energy, che d’intesa con noi hanno condiviso la necessità di operare una scelta di solidariet­à verso i territori confinanti che si trovano in condizioni di deficit d’acqua».

Come anticipato da Kompatsche­r, dunque, in questo fine settimana le centrali di Santa Giustina e di Sal Floriatirà no (a Egna) «produrrann­o più energia elettrica di quella che solitament­e è richiesta, rendendo così disponibil­i maggiori quantità di acqua, in modo da garantire una portata più elevata anche per i territori a valle della nostra provincia». Nel dettaglio, spiega il presidente di Dolomiti Energia Massimo De Alessandri, questa operazione garan

26 metri cubi al secondo in più di portata dell’Adige, con 7 metri cubi al secondo in più per ciascuna centrale trentina. «Una soluzione temporanea che potrebbe comunque essere ripetuta nel tempo anche in base alle condizioni metereolog­iche» avverte la Provincia.

Un’apertura salutata con favore ieri mattina dal governator­e veneto Luca Zaia: «Ben venga questo primo atto di collaboraz­ione all’interno delle comunità dell’arco alpino».

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Il fiume Adige all’altezza del ponte di San Lorenzo a Trento: si punta ad aumentare la portata
Basso Il fiume Adige all’altezza del ponte di San Lorenzo a Trento: si punta ad aumentare la portata

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