«Bonus bollette, le risorse non ci sono»
Olivi (Pd): «Finora coinvolte solo 17mila famiglie su 70mila». Gas, tariffe variabili: aumenti in arrivo
TRENTO Solo 17mila famiglie beneficiarie su una stima iniziale di 70mila. E soldi che non si trovano, «né a bilancio né nella disponibilità del budget dell’assegno unico provinciale». Il consigliere del Pd Alessandro Olivi non usa mezzi termini: «Il bonus bollette è stato un mezzo flop, ma forse non casuale quanto voluto».
In una interrogazione depositata in queste ore, l’ex assessore allo sviluppo economico attacca la giunta provinciale sulla misura chiesta dal Pd con un ordine del giorno a marzo (approvata dal consiglio) e istituita a maggio dall’esecutivo. «Con apparente solerzia — sottolinea Olivi — la giunta ha istituito a maggio il “bonus bollette” e accompagnato la decisione con il consueto roboante annuncio propagandistico: 25 milioni pronti per raggiungere 70mila famiglie». Ma alle parole, aggiunge il consigliere, «non sono seguiti i fatti». Perché, secondo le verifiche di Olivi, le famiglie che hanno beneficiato dell’aiuto finora «sono solo 17mila e le risorse impegnate non raggiungono gli 8 milioni». «Un bilancio deludente — osserva il consigliere — dovuto alle complicazioni burocratiche per l’accesso alla misura e a vincoli stringenti di natura economico-finanziaria che di fatto escludono una ampia fascia delle famiglie del ceto medio». Non solo: «Risulta addirittura che non tutte le famiglie con reddito mediobasso e con figli a carico che beneficiano dell’assegno unico provinciale hanno potuto o potranno accedere al “bonus bollette”: sono oltre 10mila le famiglie escluse dall’aiuto in quanto considerate “troppo poco povere” per riceverlo». Ma Olivi chiede anche a quanto ammonti l’attuale copertura finanziaria disponibile: «I 25 milioni annunciati non ci sono. Non risultano dal bilancio, non sono nella disponibilità del budget dell’assegno unico provinciale». Di qui l’affondo: «Ancora una volta quindi la giunta si distingue per capacità illusionistiche. Prima l’annuncio e poi la palla in tribuna. Ma non si deve scherzare né fare propaganda sulla pelle di chi oggi attraversa una grave fase di difficoltà che nei prossimi mesi potrebbe anche peggiorare».
E proprio in tema di bollette, a prospettare cambiamenti — con rincari — è Dolomiti energia. Che dopo la lettera inviata a molti utenti per la fornitura dell’energia elettrica, ora interviene — anche in questo caso per una fascia di utenti — con una «proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche di fornitura di gas naturale». La premessa delinea la difficile situazione attuale: «Il conflitto in Ucraina è drammatico». E porta con sé anche «uno scenario incerto riguardo le forniture di gas naturale all’Europa per l’inverno». Di fronte a un «momento storico complicato», la proposta di De è di una nuova tariffa «variabile mensilmente», legata «all’andamento dell’indice di riferimento del mercato all’ingrosso italiano, per essere meno soggetto all’andamento dei mercati internazionali». La modifica scatterà da ottobre, ma l’utente potrà anche decidere di non accettare. Le tariffe, in ogni caso, saranno in aumento: la spesa annua può arrivare fino a tre volte il costo attuale.