Simon Lanz, il cacciatore di talenti musicali
Per Simon Lanz, ingegnere del suono e fondatore del can al eYou Tube «Südtirol in concert», tanti nuovi progetti. Nato come spazio in rete per riascoltare i concerti proposti dalle maggiori istituzioni musicali, oggi «Südtirol in concert »« ha 37.500 iscritti e ogni settimana ce ne sono altri 150 in più, con circa 10mila persone al giorno che guardano i video». Figlio di musicisti, un diploma al conservatorio di Bolzano, Simon Lanz agli inizi si limitava a registrare i concerti in Trentino-Alto Adige per poi montarli. Ora sceglie quali concerti seguire, registrare e video trasmettere.
Simon Lanz, ha una predilezione per le piccole formazioni musicali?
«Amo e seguo molta musica, sia cameristica che sinfonica. Ma prima e dopo Pasqua pubblicherò i concerti dell’Ensemble Azar e del Selini Quartet. L’Azahar è un gruppo di fiati spagnolo che ha suonato di recente pagine di Mozart e di Beethoven con la pianista Rosalía Gómez Lasheras a Merano per Musik Meran. Il
Quartetto Selini è una giovane formazione di successo, tutta al femminile, ha suonato di recente brani di Fanny-Hensel Mendelssohn e Ludwig van Beethoven, sempre a Merano».
Cosa l’ha colpita del concerto del Selini Quartet a Merano?
«Ispirato dalla mitologia greca, il Selini Quartet prende il nome dalla dea Selini, la dea della luna. La forma semicircolare del quartetto d’archi ricorda quella del quarto di luna e nel Selini ognuna delle artiste simboleggia una delle quattro fasi lunari. Di origine russa, romena e greca, le musiciste si sono conosciute a Vienna, dove nel 2017 hanno dato vita all’ensemble. Il successo è stato immediato, si sono esibite in tutta Europa e hanno vinto premi prestigiosi».
Dove registrerà nei prossimi giorni?
«Il prossimo progetto per il mio canale é il concerto di Pasqua del festival Music e Chiesa a Bressanone. Suoneranno il Collegium Vocale Salzburg e L’Orfeo Barockorchester».
I gusti musicali prevalenti di chi segue«Südtirol in concert»?
«Di solito sono la fama dei musicisti e la popolarità della musica a influenzare il numero di visualizzazioni, che si tratti di musica da camera o sinfonica. Ma quello che conta di più è l’algoritmo di Youtube».
Lei cura anche dischi. Quali le prossime uscite?
«In aprile uscirà un cd doppio per la casa discografica Glossa, con l’opera barocca La flora di Marco da Gagliano. Poi un altro cd con gli organi barocchi delle Stiria e l’organista Peter Waldner. Quindi i Lieder di Schumann per Erat o. E un disco con Barbara Strozzi per il museo di Castel Tirolo».