Bypass, le prime analisi Rfi: «Non ci sono criticità nelle aree inquinate»
«I cantieri (del bypass ndr) devono essere realizzati come da progetto e con una tensostruttura con filtrazione. A Lavisotto ha garantito abbattimento delle emissioni del 90-95%. Le valutazioni che abbiamo stabilito hanno messo in evidenza come siano da monitorare ai sensi della normativa sulla sicurezza sul lavoro circa il 20-25% dei parametri marker, perché circa il 75% dei parametri nel suolo non si trova oltre i limiti di esposizione professionale. Sono valutazioni molto cautelative», così il professor Iason Verginelli di Tor Vergata sintetizza le analisi del cantiere pilota condotte sulle aree inquinate di Trento nord. Conclusioni che ha esposto ieri in Consiglio comunale davanti al sindaco Franco Ianeselli.
Insomma, dalle parti di Rfi, che ha commissionato lo studio, si respira una certa soddisfazione: «Nessuna criticità è emersa dal monitoraggio ambientale nei due Siti di Interesse Nazionale (Sin) Ex Sloi ed Ex Carbochimica — si legge in una nota diramata ieri dalla società ferroviaria — I dati raccolti sul campo danno evidenza, in particolare, che i valori del piombo tetraetile sono sotto la soglia di misurabilità in tutte le fasi delle rilevazioni (ante operam, durante e dopo il monitoraggio) e di gran lunga inferiori alle simulazioni effettuate in fase di progettazione».Le indagini sono iniziate a settembre e si sono concluse a dicembre, continua la nota di Rfi, sono stati monitorati oltre 50 parametri, tra cui gli idrocarburi sull’area ex-Carbochimica. Le rilevazioni sono state f atte prima di smuovere il terreno, durante una simulazione dei lavori e dopo la loro conclusione. L’obiettivo era «valutare l’esposizione incrementale per i lavoratori e residenti legata alle attività di scavo di suolo contaminato o potenzialmente contaminato» oltre a l l a nece s s i t à del l a te ns ostruttura.
Prima della seduta del Consiglio l’assessore ai trasporti Ezio Facchin ha invitato i cittadini a vedere la ciconvallazione come parte di un «progetto integrato», cioè un tassello di un’opera più grande che porterà a SuperTrento e al Nordus.
Inquinamento I risultati indicano che il piombo tetraetile all’ex-Sloi è inferiore alle simulazioni