Accoltellò il vicino per rubare il bancomat Chiesti 100mila euro
Saranno due periti a stabilire la capacità di stare in giudizio dell’imputato, la capacità di intendere e volere e l’entita delle ferite inferte con il fendente. Il giudice delle udienze preliminari Gianmarco Giua ha accolto la ric hi e s t a del l ’a v vo ca t a L a r a Battisti che difende Giuseppe Maria Baldessari, il trentaduenne di Trento, accusato di tentato omicidio. L’uomo, lo scorso settembre, ha accoltellato il vicino di casa ferendolo al collo, un colpo che ha rischiato di essere fatale, per rubare due tessere bancoma t . C o s ì a ve v a r i p a g a to l’0spitalità del vicino di casa, un sessantenne che vive alle Torri di Villazzano 3. Il sessantenne, difeso dall’avvocato Alessandro Meregalli, ieri mattina si è costituito parte civile e ha chiesto centomila euro di danni.
Ma facciamo un passo indietro e torniamo ai primi giorni di settembre quando alle Torri si è sfiorata la tragedia. Il trentenne, vicino di casa del sessantenne, fragile e pare con problemi di alcol, era entrato nella casa del sess a n te n n e con una banale scusa. Il sessantenne, gentilmente, lo aveva subito accolto nel suo appartamento, ma quando il giovane è entrato si è avventato sul vicino, con una mano ha bloccato il capo del sessantenne mentre con l’altra ha impugnato un coltello da cucina con una lama lunga 19 centimetri e ha affondato il fendente nel collo del vicino. Poi è fuggito, ma non prima di essersi impossessato di due tessere bancomat e delle chiavi di casa. Era questo, probabilmente, il suo obiettivo fin dall’inizio. Il sessantenne, ferito e spaventato, ha chiesto aiuto a un vicino che ha così allertato il 118 e le forze dell’ordine.
Sul posto si sono recati in pochi minuti gli agenti della squadra mobile, che hanno iniziato immediatamente la ricerca dell’aggressore, sia in città sia in tutta la provincia, partendo dalle vie di fuga del palazzo. È stato perlustrato ogni singolo piano, le cantine, le zone limitrofe e i luoghi frequentati. Una vera caccia all’uomo. Nel frattempo la vittima dell’aggressione, che ha subito una ferita al collo molto profonda, è stata soccorsa dai sanitari e trasportata d’urgenza in all’ospedale Santa Chiara dove è stata trattenuta in osservazione per la ferita e anche per le percosse subite durante l’aggressione. La prognosi è di 15 giorni.
Nell’abitazione del sessantenne la polizia ha trovato i segni tangibili dell’aggressione e il coltello da cucina utilizzato dal trentenne che è stato individuato dopi una lunga giornata di ricerche. L’uomo, in tarda serata aveva raggiunto un campetto vicino alla Torre 12, ma avendo notato la polizia aveva cercato di r a ggi ungere in t ut t a fretta la sua abitazione. È stato rapidamente bloccato dai poliziotti. Aveva ancora addosso gli abiti sporchi di sangue.
Da al l ora il trentenne si trova agli arresti domiciliari in ospedale. Considerate le sue condizioni di salute e la sua fragilità la difesa ha chiesto ulteriori approfondimenti peritali per capire non solo la capacità di intendere e volere di Baldessari nel momento dell’aggressione, ma anche la sua capacità ad affrontare un procedimento penale e di stare in giudizio. Il giudice ha accolto le richieste della difesa e ha rinviato l’udienza, in quella sede saranno nominati i due periti.