Giovane, single e in un bilocale Identikit dell’affittuario trentino
Tecnocasa fotografa il mercato, crescono i concordati e chi arriva «per scelta»
Sotto i 35 anni, single, arrivati sul territorio per una scelta precisa e s i s t e mat i quindi in un bilocale a canone concordato. Il profilo dell’affittuario trentino medio individuato dall’indagine di Tecnocasa restituisce il quadro di una città giovane, che si adatta a spazi limitati, non soltanto come conseguenza del traino universitario ma anche negli anni immediatamente dopo la l a u r e a . D ’a l t r o n d e l’affitto si rivela l’unica possibilità per tantissimi in due province dove il prezzo di acquisto al metro quadro sfiora i tremila euro, per Trento, e quasi i cinquemila per Bolzano.
In un mercato immobiliare sempre più teso, l’ufficio studi del gruppo ha analizzato i contratti di locazione sottoscritti lo scorso anno dalle proprie agenzie in Trentino Alto Adige, scoprendo le tendenze dominanti e come siano cambiate rispetto al 2021. E merge co s ì c he, s e co ndo Tecnocasa, se è vero che il 23 per cento dei contratti riguarda lavoratori trasfertisti (in aumento r i s pe t to a l l ’a nno precedente, quando erano il 17 per cento circa) e il 15 per cento gli studenti, il 61 per cento spiega la sua ricerca di casa in regione come semplice «scelta abitativa»; si tratta di inquilini di età compresa tra i 18 e i 34 anni (il 58 per cento), o tra i 35 e i 44 anni (19 per cento), al netto di una naturale tendenza all’acquisto piuttosto che all’affitto superata una certa età. Gli inquilini sono single nel 54 per cento dei casi, mentre sono coppie e famiglie nel restante 46; si firma soprattutto a carattere transitorio e a canone libero (34 per cento per ciascuna tipologia), a seguire quelli a concordato (31 per cento, comunque in crescita sul 2021). In entrambe le provincie si rimediano soprattutto bilocali (57 per cento) e trilocali (27 per cento), ma le due posizioni in questione sono invertite rispetto al passato.
Concentrandosi sulla città di Trento si può notare un ulteriore estremizzazione delle stesse dinamiche: qui gli studenti sono il 20 per cento, i lavoratori il 10, i residenti «per scelta» addirittura il 70; sono anche più numerosi i giovani (67 per cento under 35, 20 per cento fino ai 44, 13 per cento tra i 45 e i 54 anni) e i single (il 70 per cento); cambiano invece le tipologie di contratto, con il concordato che guadagna la testa al 60 per cento, mentre gli equilibri tra le varie metrature si spostano di poco (il 17 per cento sono monolocali, il 47 bilocali, il 29 trilocali).
A parlare di acquisti è invece Immobiliare.it, che lega le quotazioni trentine e altoatesine anche alle classifiche di qualità dell’aria, che vedono proprio Bolzano e Trento rispettivamente sul primo e sul secondo scalino del podio; analisi, questa, che vede le due città in totale controtendenza rispetto alle altre presenti nella graduatoria «antismog»: la terza dell’elenco, la veneta Belluno, vende i suoi appartamenti a poco più di mille euro al metro quadro, la quarta, Reggio Emilia, non tocca i 1.900 euro. A Trento invece si parla di 2.999, a Bolzano 4.880.
Pesa moltissimo anche il crescente interesse turistico registrato sul territorio dopo la pandemia: in questo caso sono i numeri di Airbnb a venire in soccorso alla statistica, guardando addirittura i primi mesi dell’anno; già nel 2022, con l’allarme Covid sostanzialmente rientrato, l’interesse nei confronti dei piccoli borghi e delle aree rurali ha visto un’impennata e proprio a Bolzano si registra il caso più eclatante: il Comune di Chiusa, neanche 52 chilometri quadrati di superficie e poco più di cinquemila abitanti, a inizio 2023 ha visto un aumento delle prenotazioni del 500 per cento, il doppio rispetto al secondo «caso studio», Spello in provincia di Perugia, fermo a un aumento «solo» del 250 per cento.