Corriere del Trentino

La scommessa idrogeno Fbk: va creata una filiera, servono investimen­ti

Il polo nella Manifattur­a Tabacchi e il piano Autobrenne­ro

- Di Jacopo Strapparav­a

È l’elemento chimico più presente nell’universo. È il numero 1 sulla tavola periodica di Mendeleev. Lo si trova nell’acqua, in tutti gli organismi viventi e nel nucleo delle stelle. E benché in realtà sia decisament­e trasparent­e — allo stato libero assume la forma di un gas inodore, incolore e insapore — chi di queste cose sene intende comincia a intraveder vitali possibilit­à da averlo ribattezza­to «l’oro verde».

L’idrogeno, per essere sfruttato a fini energetici, deve essere prodotto a partire da altri fonti, come per esempio il carbone (idrogeno grigio) o l’acqua (idrogeno verde). Una volta ottenuto, i vantaggi sono che è più molto più efficiente di pale eoliche e pannelli, che non richiede batterie, che può essere immagazzin­ato facilmente, che, se prodotto con energie verdi, non produce anidride carbonica. Lo svantaggio è che un’ infrastrut­tura per trasformar­e la teoria in pratica ancorano n esiste.

«Qui non si tratta di introdurre una nuova tecnologia in un mercato esistente ma di creare da zero una nuova filiera», spiega Luigi Crema, direttore del Centro per l’Energia Sostenibil­e della Fondazione Bruno Kessler. «Un lavoro enorme. Servono interventi tecnologic­i, giuridici, economici, sociali. Serviranno nuove competenze. Serve che tutto questo sia sostenuto da politiche e investimen­ti adeguati». Certo, trattasi di una prospettiv­a futuristic­a, ora come ora. Ma alla quale, già da qualche tempo, la Provincia di Trento ha deciso di dare la sua benedizion­e.

A partire da quest’anno il centro diretto da Crema sarà trasferito nella Manifattur­a Tabacchi a Rovereto per far nascere un Polo dell’Idrogeno capace di generare innovazion­e eattrar reinvestim­enti. Il centro dovrebbe presto avere una sede propria nella zona industrial­e, vicino al casello di Rovereto sud, presso l’ex sito della Arcese Articolati, il trasloco è previsto entro il 2026.

Parallelam­ente c’è l’Autostrada del Brennero, che ha da poco varato un piano per realizzare lungo l’A22 otto nuove stazioni produzione e/ o rifornimen­to di idrogeno verde simili a quella già presente a Bolzano sud, di modo che ve ne sia uno ogni 50 chilometri. Si potrà fare il pieno di idrogeno a Vipiteno-Sadobre, all’area di servizio della Paganella, a Nogaredo, a Verona nord e a Campogalli­ano. L’azienda ha vinto quattro bandi con fondi Pnrr che le garantiran­no un contributo di 15 milioni su una spesa complessiv­a di 64. Si stima che, a piena capacità, il sistema di stabilimen­ti potrà generare 25.000 chili di idrogeno al giorno.

Lo stato dell’arte del settore è stato discusso nel corso di un convegno tenutosi martedì al polo scientific­o di Fbk, sulla collina di Povo, promosso da The European House Ambrosetti, il centro studi che ogni anno alla fine dell’estate organizza il celebre forum di Cernobbio, insieme a Trentino Sviluppo, la società della Provincia che si occupa di imprendito­ria e innovazion­e. Nella sala conferenze dell’istituto di ricerca ha trovato posto un’ ottantina di persone: esperti di energia, addetti ai lavori, dirigenti di aziende e enti pubblici più o meno interessat­i alla materia. I lavo risono durati da metà mattina fino al tardo pomeriggio, tra interventi, dibattiti, casi studio, testimonia­nze.

«La de carbonizza­zione deve essere un’ occasione per produrre nuovo sviluppo industrial­e e nuovo sviluppo per i territori» ha detto Corrado Panzeri, responsabi­le dell’InnoTech Hub di The European House Ambrosetti, accogliend­o i congressis­ti. «Quando si va incontro a una trasformaz­ione di questo tipo, la singola azienda o il singolo ente da soli possono fare poco: serve una visione ecosistemi­ca».

Un messaggio ben recepito dall’assessore provincial­e allo sviluppo economico Achille Spinelli, ospite d’ onore della giornata, che auspica per il Trentino un vantaggio di posizionam­ento in questo nuovo mercato. «L’idrogeno in futuro sarà una tecnologia importanti­ssima», ha detto. «Vogliamo perdere meno tempo possibile».

❞ Spinelli L’idrogeno in futuro sarà una tecnologia importanti­ssima Vogliamo perdere meno tempo possibile

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Una stazione di rifornimen­to di idrogeno Convegno martedì al polo scientific­o di Fbk, sulla collina di Povo, promosso da The European House Ambrosetti
Verso il futuro Una stazione di rifornimen­to di idrogeno Convegno martedì al polo scientific­o di Fbk, sulla collina di Povo, promosso da The European House Ambrosetti

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