Aquila, i playoff passano da casa dove l’attacco funziona a meraviglia
Al PalaTrento i bianconeri hanno segnato 1063 punti: sono secondi solo a Brescia
Un solo campionato e due versioni profondamente differenti dell’Aquila. C’è quella divertente e spesso vincente che si esibisce al PalaTrento ma anche quella impacciata che lascia punti in giro per l’Italia. La prima identità vale sicuramente l’ accesso ai playoff, l’altra rischierebbe di lottare per non retrocedere. Come una versione cestistica di dottor Jekyll e mister Hyde. Se c’ è un elemento che è mancato quest’anno alla Dolomiti Energia è l’equilibrio, in particolare fra il rendimento nel legare casalinghe e quelle in trasferta, non solo a livello statistico ma anche di atteggiamento.
Basti pensare che la formazione trentina nelle sfide interne gode del secondo migliore attacco del campionato con 1063 punti messi a segno, secondo di un soffio rispetto a Brescia (1070). Peccato però che l’Aquila vanti anche la terza peggiore difesa casalinga con 1005 punti incassati, davanti solo a Pesaro e Scafati. Puntare a fare un
canestro più degli avversari al PalaTrento però finora ha pagato visto che otto vittorie sulle dodici stagionali sono arrivate in casa e solo le prime cinque dell a cl assi f i ca hanno un bottino i nter no migliore: a quota dieci successi casalinghi troviamo Virtus Bologna, Brescia, Milano, Venezia e Reggio Emilia. Il fatto che l’Aquila sia netta
mente più prolifica fra le mura amiche è confermato anc he dal l a di f fe re nza nel l e percentuali realizzative dal campo che si attestano sul 48,8% in casa e sul 42,4% in trasferta, con un crollo verticale in particolare nelle conclusioni dall’interno dell’area che passano dal 58,3% al 48,2%.
Dopo cinque mesi di partite è ancora difficile capire quale sia il vero volto dei bianconeri allenati da Paolo Galbiati fra quello intraprendente che ha convinto puntualmente ben oltre 3.500 persone a riempire gli spalti del palasport di via Fersina oppure quello che nelle partite esterne si è spesso reso protagonista di brutte figure (Treviso, Venezia e Cremona per citare le peggiori). I trentini fanno e disfano di continuo, a caccia di un equilibrio che ancora non è arrivato. È abbastanza clamoroso pensare che la stessa squadra nell’arco di due settimane fra novembre e dicembre si astata capa cedi subire un parziale di 6-30 a Sassari e poi rifilare 106 punti a Venezia. Per risolvere questo equivoco ci sarà da lavorar esodo la prossima estate ma la buona notizia per ora è che la strada per l’accesso ai playoff passerà proprio da Trento.
Su sei gare da disputare prima di finire la regular season, l’Aquila che attualmente è settima in classifica con 24 punti ne giocherà tre davanti al proprio pubblico e per di più saranno proprio quelle che la vedranno opposta alle dirette concorrenti per un posto nelle migliori otto. Si partirà sabato alle 19.30 conto Scafati che insegue i bianconeri con due lunghezze di distacco, si proseguirà a metà aprile con Tortona che oggi è pari ai trentini proprio come Pistoia, ospite al PalaTrento per l’ultima gara di aprile. Se l’Aquila vuole entrare ai playoff non può prescindere da tre vittorie in queste sfide, a maggior ragione considerando che le trasferte saranno su due campi quasi proibitivi come Milano e Bologna più quello caldo di Napoli. I sogni andranno costruiti in casa.
Gli scontri diretti Scafati, Tortona, Pistoia arriveranno in Trentino: è l’occasione per sigillare la post season