Sicurezza e disagio, per il progetto si cercano partner
Il Comune rafforza le iniziative per migliorare la sicurezza urbana. E lo fa cercando partner del terzo settore in grado di sviluppare azioni precise, che riguardino la riqualificazione di aree degradate ma anche l’impegno civico. Nei giorni scorsi il Servizio welfare e coesione sociale di Palazzo Thun — che svolge attività in gestione associata con i Comuni di Aldeno, Cimone e Garniga — ha pubblicato un avviso proprio per individuare soggetti «con i quali redigere — si legge — il progetto per accedere al fondo per il potenziamento delle iniziative di sicurezza urbana nel triennio 20242026». Per il Comune di Trento, il ministero ha stanziato una quota di 106.680 euro all’anno per il triennio. Risorse che, secondo le indicazioni, possono essere destinate a iniziative legate alla «messa in sicurezza e riqualificazione delle aree degradate», a sgomberi, al disagio giovanile, al cyberbullismo, ad azioni in favore di minori stranieri non accompagnati, a senza fissa dimora, a monitoraggio di zone interessate dalla malamovida e all’installazione di sistemi di videosorveglianza.
In questo quadro, l’amministrazione ha individuato due ambiti di impegno, per una spesa annua di quasi 77mila euro. Il primo riguarda la «messa in sicurezza e riqualificazione delle aree degradate connotate da una maggiore incidenza di fenomeni criminali e da particolari rischi per la tutela della sicurezza urbana», guardando in particolare alle zone di piazza della Portela, piazza Santa Maria Maggiore, via della Prepositura, via Tommaso Gar. Il secondo si concentra su «progetti di impegno civico in settori quali la cura del verde, la cura della persona e la messa in sicurezza del territorio» che possono coinvolgere anche richiedenti protezione internazionale.
Oggi è in agenda la prima seduta del gruppo di lavoro che dovrà redigere la road map del progetto, da consegnare al Commissariato del governo entro la fine del mese per ottenere il via libera.
L’agenda Oggi la prima seduta del gruppo di lavoro per definire la road map