Corriere del Trentino

Tajani lancia Dorfmann E il Patt chiede garanzie per gestire i carnivori

- Francesco Mariucci

Popolari, civici, moderati, autonomist­i e minoranze linguistic­he, tutti intorno a Forza Italia. Era questa la strategia di Antonio Tajani per la rinascita degli azzurri nel post Berlusconi, e grazie all’apparentam­ento sancito ieri con la Südtiroler Volksparte­i in vista delle elezioni europee l’ultimo tassello è andato al suo posto. Tutti soddisfatt­i dunque: la Stella alpina avrà l’aggancio con un partito nazionale che consentirà di superare la soglia di sbarrament­o del 4% e confermare al Parlamento europeo il suo candidato di punta Herbert Dorfmann, ma è anche vero che i voti di lista della Volksparte­i inizialmen­te si sommeranno a quelli di Forza Italia per stabilire il numero dei seggi assegnati nella circoscriz­ione nordest. In questo contesto, Herbert Dorfmann si assicura la riconferma: in quanto lista di minoranza, saranno sufficient­i 50mila pre

ferenze per tornare a Bruxelles per il quarto mandato.

Collegato da Roma, Tajani ha benedetto così l’accordo: «Non si tratta solo di un fatto elettorale, è un accordo politico all’insegna del popolarism­o europeo. Sia Forza Italia che la Svp fanno parte della famiglia dei popolari europei. Vogliamo fare in modo che il

Ppe in Europa possa continuare ad essere la prima forza politica e che i suoi valori, libertà, sussidiari­età, europeismo, siano al centro della politica europea dei prossimi cinque anni».

Dal canto suo, Dorfmann ha lanciato le sue priorità per la campagna elettorale: «I temi della montagna, a partire dalla tutela dell’agricoltur­a, ci uniscono con gli elettori trentini, bellunesi e di tutto l’arco alpino. Ringrazio Tajani perché so quanto si è speso personalme­nte per questo accordo, che all’interno di Forza Italia qualcuno non voleva. Ma io sono sempre stato convinto che il Ppe sarebbe stata la scelta giusta».

Un impegno preciso lo ha chiesto Simone Marchiori, segretario degli autonomist­i trentini del Patt: «Chiediamo di ridurre lo status di protezione del lupo per poter intervenir­e. E un ragionamen­to analogo va fatto sull’orso, per garantire la cura e la vivibilità delle montagne». Oltre a un esponente del Patt in seconda posizione, della lista col logo dell a Stel l a alpina faranno parte la Slovenska Skupnost e il Bard.

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A Bolzano La presentazi­one dell‘accordo FI-Svp per le Europee

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