Corriere del Trentino

Inflazione calata in Trentino a marzo

Il report Ispat: si fanno sentire i capitoli relativi ad alimentari e pubblici esercizi

- A. R.

Prezzi più alti, ma una miglior inflazione. Questo, in sintesi, è quanto emerge dal rapporto Ispatd el mese di marzo sul raffronto fra la città di Trento e la media italiana per quanto riguarda l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati. Il report è strutturat­o in questo modo: tutti i prezzi del 2015 vengono presi come base e valgono 100 punti. I risultati sono quindi messi in relazioni con il valore dei beni di consumo di nove anni fa.

La media ponderata dei prezzi per le famiglie di operai ed impiegati della città di Trento a marzo è scesa dello 0,3% e adesso si attesta a 120,6. Sebbene in calo, la cifra è superiore di 1,2 punti rispetto alla media italiana.

Per adesso, la tendenza di Trento fa ipotizzare un altro anno con un aumento del valore dei beni di consumo.

La media del 2023 era stata di 120,2 (118,7 in Italia) e i primi mesi del 2024 hanno registrato un aumento rispetto all’anno passato (+0,2% a gennaio, +0,4% a febbraio e +0,2% a marzo ). Analizzand­o nello specifico le diverse categorie dei beni di consumo, si può osservare che il rialzo maggiore si è avuto nell’istruzione: l’indice dei prezzi medi (tenendo sempre come base 100 il 2015) è passato da 99,9 nel marzo 2023, al 106 del mese passato (+6,1%). L’indice italiano per l’istruzione si attesta invece a 88,3 ed è la categoria con la differenza più grande fra Trento e l’Italia.

Il calo maggiore si è registrato nell’indice dei prezzi per le abitazioni, l’acqua, l’elettricit­à e il combustibi­le: nel marzo del 2023 era 162,2 punti e, nel giro di un anno, è calato a 138,6 (-14,5%). Sebbene nella città di Trento la maggior parte dei capitoli dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati sia superiore alla media italiana, dal rapporto Ispat si registra un dato in controtend­enza: l’indice dei prezzi per l’abbigliame­nto e le calzature è 10,2 punti più basso nel capoluogo trentino (98,3) rispetto alla media italiana (108,5).

Dove Trento eccelle è nel tasso medio d’inflazione: nel marzo 2024 questo dato si è attestato intorno al 2,7%. Nell’ultimo anno l’inflazione è in costante calo: il picco era stato raggiunto lo scorso aprile con il 9,4%. Dopo quel momento, il costo del denaro è calato in maniera costante perdendo 6,7 punti in 11 mesi.

Trento negli ultimi mesi ha anche invertito il trend che la vedeva registrare un tasso d’inflazione superiore alla media italiana. Da giugno 2023, il comune ha un costo del denaro inferiore all’Italia: il tasso medio d’inflazione è del 3,6%, 0,9 punti superiore a Trento.

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