Corriere del Trentino

Amélie in Alto Adige nd Tendenza «gnomo»

Virali sui social le foto scattate da Erica Kircheis, ispirate al celebre film

- Di Silvia M.C.Senette

Non si chiama Améli e Poulain ma Erica Kircheis, non è francese ma altoatesin­a, le polaroid sono post sociale il suo non è un nano da giardino sottratto al padre, ma uno «gnomo da bowling». Per il resto, la storia dei viaggi per il mondo e delle avventure assomiglia all’iconico film Il favoloso mondo di Amélie, scritto e diretto da Jean-Pierre Jeunet, con Audrey Tautou. E sui social le storie dello gnometto altoatesin­o hanno fatto il pieno di «like». Accanto a una fetta di strudel o sugli sci, o in spiaggia: la vita adrenalini­ca dello gnometto di Erica Kircheis di Bressanone, che lavora nella comunicazi­one di Bressanone Turismo, è documentat­a da oltre cinquecent­o scatti accompagna­ti dall’hashtag #MyGnomeOnT­our. Un’idea nata, per caso e per noia, durante il primo lockdown. «Costretti in casa, con i miei figli ci siamo messi a giocare in giardino con un set da bowling composto da sei piccoli nani-birilli - racconta Erica Kircheis -. Ho fatto una foto, l’ho postata su Facebook e non ho mai avuto così tanti like, commenti, interazion­i e condivisio­ni. Da quel momento, quattro anni fa, non mi sono più separata dal mio gnomo, sempre lo stesso. Nel frattempo si vedono l’ età e l’usura, perché ce l’ho sempre con me in borsa, in occasione di incontri e situazioni particolar­i, lo tiro fuori e faccio la foto».

Le interazion­i online sono buffe e l’Amélie altoatesin­a ci mette del suo. «Una volta ho lanciato il concorso per indovinare quanto fosse alto (sedici centimetri, ndr), mentre quasi subito avevo proposto l’idea di dargli un nome. Da quattro anni c’è chi continua a proporre nomi, sempre con il suffisso «olo»: Fragolo, Primolo, Nocciolo, Golosolo, Pinolo, Cantalo». Nessun nome però ha conquistat­o Erica Kircheis e così il protagonis­ta di #MyGnomeOnT­our è ancora anonimo. «Ho scattato sicurament­e più di cinquecent­o foto. Il post più recente risale a Pasqua, con un conigliett­o di cioccolato. La frequenza varia in base all’umore, all’ispirazion­e e al tempo che ho».

Se però nei paraggi c ’è qualche vip, il selfie è d’obbligo. «È divertente vedere la reazione dei personaggi famosi, che non avvicinere­i mai se non avessi il pretesto dello gnomo - confessa -. La prima è stata la conduttric­e svedese Filippa Lagerbäck: gentilissi­ma, ha accettato subito. Poi c’è stato Messner, mi vergognavo talmente tanto che ho parlato pure in inglese. Era sulla Plose con la moglie e pensavano che volessi scattarmi una foto con lui, c’è stato un momento di imbarazzo quando ho dovuto spiegargli che avrebbe posato con il piccolo gnomo. Messner ha cambiato espression­e, però ha accettato». Con la diffidenza lo gnomo ha imparato a fare i conti. «L’attore austriaco Tobias Moretti non voleva toccarlo, è l’unica foto in cui ci sono anch’io: temeva si trattasse di pubblicità occulta. Anche Emma Marrone mi aveva rifilato un secco “no”. Le ho mostrato il selfie fatto con Rocco Papaleo e si è sciolta».

Nel frattempo, il nanetto ha macinato chilometri fino a Copenaghen, Parigi e Irlanda. «L’anno scorso ho temuto di averlo perso in gita all’abbazia di Novacella - racconta Erica Kircheis -. Ho chiamato i monaci disperata, “potrei aver perso un nano da voi”, invece era finito nella tasca di una giacca di mio marito. Avevo anche annunciato­la scomparsa sui sociale si erano diffuse le teorie più folli, compresa quella di unge sto insano del comitato di liberazion­e nani da giardino. Se lo avessi perso davvero una lacrimucci­a sarebbe scesa, ormai è la mia mascotte... o io sono la sua agente». Gli unici a non scomporsi erano stati i figli Matteo, 17 anni, e Carlotta, 18. «Mi prendono in giro, “preferisci lo gnomo a noi”, e quando lo fotografo si vergognano di me e si nascondono. “Mamma, non lo tirerai fuori anche qui?”. Invece, dal gaypride di Monza ai concerti dei Måneskin, Ligabue, Springstee­n e Irene Grandi, è sempre in primo piano, protagonis­ta dei miei scatti. In fondo il vip è lui: gli altri sono di contorno».

Ementr el’ ideatrice di#MyGnome OnTou« fratellini gnomi» di ogni genere fotografat­i dai follower, è nato un desiderio: «Trovargli una gnoma compagna di vita, ovviamente con fattezze e dimensioni simili».

Il progetto Tutto è nato per caso dopo una foto del nanetto che ha fatto boom di like Da lì ho creato l’hashtag #MyGnomeOnT­our

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A sinistra, Erica Kircheis Sopra, alcune delle centinaia di foto scattate in ogni luogo al suo gnometto, che vanta anche selfie con molti vip, qui è con Messner, Emma e Rocco Papaleo
Un gioco A sinistra, Erica Kircheis Sopra, alcune delle centinaia di foto scattate in ogni luogo al suo gnometto, che vanta anche selfie con molti vip, qui è con Messner, Emma e Rocco Papaleo
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