Il glam-rock visionario di Lucio Corsi a Rovereto
Questa sera il concerto al Teatro Zandonai nell’ambito del Festival Educa
Il visionario glam-rock di Lucio Corsi approda questa sera al Teatro Zandonai di Rovereto (ore 21.30) nell’ambito del Festival Educa. Il cantautore nato nel cuore della Maremma toscana, si è rivelato per l’originalità delle canzoni ma anche per la cura dei travestimenti che porta sul palco, richiamando l’immaginario di artisti come David Bowie, Marc Bolan, Iggy Pop e Peter Gabriel. Dopo l’esordio nel 2014 con «Altalena Boy/ Vetulonia Dakar», pubblicato per Picicca Dischi, Lucio Corsi attira l’attenzione di un pubblico più vasto con «Bestiario Musicale» (2017), concept-album dedicato agli animali della sua Maremma. Canzoni come «La lepre» e «L’upupa» sono sospese tra folk e psichedelia e colpiscono per lo stile fiabesco e surreale dei testi. Il terzo disco «Cosa faremo da grandi?» (2020) è quello della svolta, prodotto da Francesco Bianconi dei Ba ustelle perl’ etichetta Sugar Music di Caterina Caselli. I singoli «Cosa faremo da grandi?», «Freccia Bianca» e «Trieste», sono accompagnati da videoclip molto azzeccati diretti da Tommaso Ottomano, giovane astro nascente tra i registi musicali e collaboratore di Lucio Corsi dagli inizi. Il suo più recente disco« La gente che sogna» (2023) è ancora più rappresentativo della sua cifra stilistica grazie a brani come« Radio Mayday », «Astronave giradisco» e «Magia Nera». «Sono figlio di un artigiano, ho visto tante volte mio padre dare forma agli oggetti - dice Corsi - . Il mio modo di fare musica risente di questa sorta di apprendistato. Dall’altro scaturisce dal mio amore per il glam-rock anni ‘70, che solo all’apparenza era una musica semplice e spensierata, mentre in realtà era raffinatissima e multimediale». Dal vivo Lucio Corsi (voce, chitarra, pianoforte e armonica) sarà accompagnato dalla band formata da Marco Ronconi (batteria), Giulio Grillo (tastiere e organo elettrico), Tommaso Cardelli (basso), Iacopo Nieri (pianoforte) e Filippo Scandroglio (chitarra elettrica e slide guitar).
I suoi concerti sono un microcosmo di rock d’autore e folk surreale, in cui realtà e immaginazione, utopia e mistero riecheggiano.
In scaletta accanto ai suoi brani propone anche omaggi agli artisti che lo hanno più influenzato come Lucio Dalla, Ivan Graziani, T.Rex e Randy Newman.