Corriere del Trentino

La maratona in campionato mette a rischio la Champions

- M. vi.

Iplayoff stanno mettendo a dura prova l’Itas che stavolta forse avrebbe preferito riposarsi in vista della finale di Champions League a differenza di quanto accaduto negli ultimi due precedenti delle edizioni 2021 e 2022, affrontati dopo una lunga attesa e persi per assenza di ritmo. Il finale di stagione si sta trasforman­do in una logorante maratona per Trento che solo nelle ultime tre sfide è rimasta in campo per 15 set, arrivando al tie-break prima in gara 5 di semifinale scudetto con Monza poi in gara 1 e 2 della finale per il terzo posto con Milano. In totale fanno quasi 7 ore di gioco nell’arco di sei giorni e lo sforzo ha presentato il conto con l’infortunio agli addominali di Daniele Lavia e il calo di rendimento di alcuni protagonis­ti. Ad esempio Alessandro Michielett­o che si è spento sia in ricezione (media del 17,3% di perfetta a fronte del 32% in stagione regolare) sia in attacco (calo al 43% dal 54%). Non è però solo un problema individual­e ma collettivo visto che nell’ultimo incontro la squadra ha colleziona­to addirittur­a 41 errori di cui 28 al servizio: in pratica due set sono stati offerti gratuitame­nte a Milano dalle imprecisio­ni gialloblù. Ha cercato di sacrificar­si per tutti l’opposto Kamil Rychlicki

( foto Trentino Volley) che negli ultimi tre incontri ha messo a segno complessiv­amente 75 punti ma non ci si può aggrappare solo a un giocatore. Così come non si può pretendere che il recupero di Riccardo Sbertoli sia una medicina miracolosa. Il regista sabato ha giocato quasi tutta la gara dimostrand­o buona forma fisica e grande fiducia nell’utilizzo della mano infortunat­a: è un’ottima notizia ma potrebbe non bastare il 5 maggio per pareggiare la forma dello Jastrzebsk­i Wegiel. In Polonia le serie playoff sono tutte al meglio delle tre sfide, in Italia invece si spremono gli atleti fino a gara 5 dai quarti di finale.

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