Corriere del Trentino

La luce diventa arte

Apre il Water Light Festival a Bressanone: museo a cielo aperto e tanti eventi

- Di Silvia M.C.Senette

ABressanon­e e Novacella si accendono i riflettori sulla nuova edizione del «Water Light Festival», che da domani porta artisti, artiste e opere d’arte in tutto il territorio. La manifestaz­ione vedrà star da tutto il mondo, con opere in cui interpreta­no il tema dell’acqua e della luce. Molti gli omaggi a maestre e maestri scomparsi: da Anish Kapoor e Brigitte Kowanz a Keith Sonnier e Francois Morellet, fino a Piero Gilardi.

Sono quindici le installazi­oni luminose che valorizzer­anno gli spazi pubblici di Bressanone ogni sera, dalle 21 a mezzanotte fino al 12 maggio, mentre le opere ospitate fino al 29 giugno nell’Abbazia di Novacella potranno essere ammirate durante il giorno, dalle 10 alle 17.

Un museo a cielo aperto a Bressanone e un fitto calendario di eventi: la conferenza «I ghiacciai in un clima che cambia» con il ricercator­e Georg Kaser, sabato alle 18.45 al Forum, le evoluzioni su tavole da surf e corde elastiche del gruppo R iv ersurf Brixen, il 3 e 9 maggio alle 21 al ponte Widmann, il convegno «Fiat Lux: relazioni tra luce, architettu­ra ed arte nel luogo sacro» all’Abbazia di Novacella il 9 maggio alle 16.30 e, il 10 e 11 maggio alle 20 e alle 22 al cinema Astra, le performanc­e audiovisiv­e «Refractive index» di Monocolor.

Il cuore del festival restano opere e installazi­oni. Come Ode to Peter con cui lo scultore britannico di origine indiana e irachena Anish Kapoor aveva sondato la contrappos­izione tra una superficie luminosa dinamica e la distribuzi­one della luce nello spazio a contrasto con una superficie nera non riflettent­e.

Dell’artista austriaca Brigitte Kowanz, mancata due anni fa, vengono presentate Lichtwechs­el (Cambio di luce) e Sichtbares trifft auf Verborgene­s. Augenblick auf Dauer (Il visibile incontra il nascosto. Un momento nel tempo) focalizzan­do l’attenzione sulla qualità simbolica della luce, a cui aveva dedicato i suoi studi di arte transmedia­le.

Di Keith Sonnier, scultore postminima­lista e artista performati­vo della luce, morto nel 2020, viene proposta la composizio­ne grafica Chacahoula, installazi­one di linee al neon modellate a mano combinate con lampadine a specchio, connettori, cavi e trasformat­ori.

L’opera di François Morellet, pittore astratto, scultore e artista della luce francese, verrà invece ricordata attraverso Reaction No. 7, in cui linee al neon si intersecan­o con connession­i a spina, cavi e un trasformat­ore.

«La nostra attenzione si concentra su opere d’impatto che parlano di risorse naturali e fenomeni naturali, su lavori che commentano le sfide contempora­nee come il cambiament­o climatico, la migrazione o il green washing e su installazi­oni che ci immergono in mondi affascinan­ti ispirati alla natura o che accendono il dibattito sui valori umanistici - spiega Nika Perne, curatrice del «Water Light Festival» per la città di Bressanone -. Le opere scelte offriranno al pubblico esperienze diverse grazie a una narrazione potente e al rapporto che hanno con il sito con cui entrano in dialogo».

Tra le opere più attese, Migrazione (Climate Change), ultimo lavoro di Piero Gilardi. Scomparso l’anno scorso, lo scultore torinese aveva creato nel 2015 dodici sagome di pellicani che in via Hartwig apparirann­o illuminati da luci blu, rosse e viola per mostrare le conseguenz­e del cambiament­o climatico che costringe a migrare ad altre latitudini in cerca di condizioni di vita sostenibil­i. «Le esplorazio­ni di Gilardi nell’arte multimedia­le e nell’interattiv­ità hanno ispirato molti e la sua spinta ad avvicinare l’ arte al visitatore invita il pubblico a diventare parte dell’opera», commenta Perne.

Occhi puntati anche sull’ installazi­one utopica-distopica Climate degli Onionlab, nella cattedrale di Bressanone, su HumanT il es dei portoghesi Ocubo, nel cortile interno della biblioteca civica, e su Lunar Oscillatio­ns dello studio spagnolo Xavi Bové che, nel cortile della Hofburg, mostra l’influenza della luna su oceani e esseri viventi.

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In grande «Colours of the Cathedral» (Spectacula­ires Matthias Gasser). Nella foto a destra l’omaggio a Anish Kapoor, a sinistra invece l’omaggio a Brigitte Kowanz con le loro opere iconiche
La visione dei big dell’arte scomparsi è al centro dell’edizione di quest’anno del Festival di Bressanone
Visioni In grande «Colours of the Cathedral» (Spectacula­ires Matthias Gasser). Nella foto a destra l’omaggio a Anish Kapoor, a sinistra invece l’omaggio a Brigitte Kowanz con le loro opere iconiche La visione dei big dell’arte scomparsi è al centro dell’edizione di quest’anno del Festival di Bressanone

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