L’Itas è spenta, podio addio Troppi errori: vince Milano
Nd Playoff, k.o. in gara 4. Ora si pensa solo alla finale Champions del 5 maggio
Il campionato dell’Itas è finito e in mano non resta praticamente nulla. Vinta la stagione regolare con la sensazione di poter essere protagonista fino in fondo, Trento si è invece arresa alla rimonta di Monza in semifinale scudetto e non è riuscita neanche a prendersi il terzo posto che è andato ufficialmente a Milano.
I lombardi hanno vinto 3-1 gara 4 in casa e conquistato anche l’ultimo pass che garantisce l’accesso alla prossima Champions League. Ai gialloblù spetta la grigia quarta piazza e la possibilità di giocare la Cev Cup ma è solo una triste consolazione per una società abituata a vivere al vertice e per atleti che anche in Nazionale godono da anni delle massime luci della ribalta.
Non è così che doveva andare, è chiaro. Ci si aspettava molto di più da questa squadra che però dopo l’infortunio di Sbertoli ha perso consistenza sul piano prima fisico poi mentale e alla fine si è arresa al ruolo della comparsa. In realtà l’Itas ha però ancora una carta da giocarsi per risollevare il senso della sua stagione: la finale di Champions League di domenica 5 maggio ad Antalya, contro lo Jastrzebski Wegiel. Vincere la partita più importante del continente forse potrebbe quasi cancellare tutte le altre amarezze ma pensare di riuscirci dopo avere perso sei delle ultime sette gare disputate sembra utopia.
Se si vuole cercare una buona notizia, bisogna riconoscere che non giocare gara 5 con Milano concede ai trentini un’intera settimana di riposo
e lavoro in vista del duello con i polacchi. Difficile però pensare che qualcuno nello spogliatoio trentino abbia accolto con un s or r i s o l ’e nnesi ma sconfitta di un aprile amarissimo.
Nel primo set l’Itas ha messo in campo il nulla espresso nel finale di gara 3, finendo subito sotto 6-2. Michieletto è l’unico a crederci tanto da riportare a contatto i compagni in alcune occasioni. L’ultima speranza è stata sul 22-20, vanificata dal 25-21 con cui Milano si è presa il parziale. Risveglio dei gialloblù che hanno aggredito con ferocia il secondo set a s u o n d i mur i riuscendo a scappare già sul 5-11. Trovata finalmente una buona distribuzione di gioco, nel finale c’è stato stato solo un lieve calo di tensione ma l’ace di Sbertoli del 18-25 ha riportato la gara in parità.
Solo un’illusione perché nel terzo set Milano ha rialzato la testa, spento le velleità trentine pareggiando agli 8 ed è scappata subito via fino al 14-10. L’attacco dell’Itas non è riuscito a mettere giù il pallone se non con immane fatica e così, dopo avere sperato nella risalita sul 17-15, la squadra di Soli si è arresa per 25-20. Quarto set subito in salita per Trento che, pur smarrita, è riuscita ad a ve r e q u a l c h e sprazzo di vitalità che le ha consentito di ritrovare la parità ai 9, ai 14 e per l’ultima volta ai 17 senza però piazzare mai la zampata del sorpasso. Non hanno invece esitato i padroni di casa che si sono presi l’intera posta in palio e stappato lo champagne sul 25-21.
La Superlega dell’Itas finisce così, con una delusione del tutto inattesa quanto cocente. Se questa squadra ha ancora qualcosa da dare, deve portarlo in campo fra pochi giorni in Turchia contro lo Jastrzebski che oggi giocherà lo spareggio per lo scudetto polacco.