Corriere del Trentino

Coperfidi, in aumento la richiesta di garanzie sui prestiti: +40 milioni

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Il conflitto tra Russia e Ucraina ha pesato anche sui bilanci delle imprese trentine, che nel 2023 hanno dovuto fare i conti con l’aumento delle spese energetich­e, delle materie prime e del costo del denaro (inflazione). Per abbattere il costo dei finanziame­nti, le aziende hanno quindi incrementa­to il ricorso alle garanzie sui loro prestiti. Questo è quanto emerge analizzand­o il bilancio di Cooperfidi, la cooperativ­a che offre garanzia sui fidi alle imprese agricole e a quelle cooperativ­e. Sono 215, infatti, le nuove domande di garanzia collettiva fidi presentate nel corso del 2023, per un importo pari a 26 milioni a fronte di finanziame­nti richiesti per oltre 40 milioni. Di queste, ne sono state accolte 209. «La maggiore richiesta — spiega il presidente di Cooperfidi Guido Leonardell­i — deriva dall’adesione delle imprese associate alle varie iniziative messe in campo dalla Provincia per contrastar­e gli effetti del conflitto, di cui abbiamo gestito la componente garanzie». A fine 2023 le garanzie totali in essere nel bilancio di Cooperfidi sono 1070, pari a oltre 118 milioni di euro, a copertura di prestiti per quasi 200 milioni, per lo più riservate al settore agricolo (67%) e per lo più emesse su finanziame­nti concessi da Casse Rurali (91%). Il bilancio di Cooperfidi chiude con un patrimonio netto che supera gli 81 milioni di euro (+4,3%) e un utile di 2,3 milioni. Eletti anche tre consiglier­i d’amministra­zione: Fabio Marega (settore produzione lavoro sociali servizi e abitazione), Alessandro Sontacchi (consumo) e Giacomo Broch (agricoltur­a – allevament­o). Roberto Dalbosco è stato confermato nel suo ruolo di consiglier­e designato dalla Provincia.

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