Zamuner vuole solo Baldini e non andrà alla Spal

«Con Baldini o niente». La volontà di Zamuner per il futuro della panchina del Trento è questo, cercando di intavolare un progetto solido. Impossibile fare a meno di un allenatore che è stato un toccasana, con i suoi 23 punti in 13 partite conquistati e i primi storici playoff raggiunti dalla squadra in serie C. Scelto dal ds a gennaio per sostituire Moll Moll, il toscano ha l’appoggio della società, che vuole blindarlo. Ancor di più però Zamuner, che nei mesi ha sviluppato con lui un rapporto di stima e ammirazione. Baldini cerca un progetto con il quale costruire un futuro e il ds vorrebbe garantirglielo. Sa però che all’inizio della prossima settimana ci saranno da intavolare dei discorsi economici e «strutturali» insieme al presidente Giacca, al vicepresidente Zobele e al resto del cda. Sono già note le richieste di Baldini di un magazzino per le attrezzature da allenamento e di una struttura da 200 metri quadrati per la sala medica, si tenterà di accontentarlo. Nonostante l’interesse della Juve Stabia appena promossa in Serie B, l’obiettivo è di offrirgli due anni di contratto. Così facendo, anche Zamuner dovrebbe rinnovare di un altro anno il contratto con i gialloblù fino al 2025, arrivando alla stessa scadenza dell’allenatore. L’altra incognita ha infine il nome di Luca Piazzi, che ha già incontrato diverse volte la società e lo farà anche nelle prossime ore. Due uomini che parlano calcio nello stesso posto, però, potrebbero pestarsi i piedi, anche se l’ex Dolomiti Bellunesi avrà un compito più organizzativo. Zamuner sapeva già da tempo dell’arrivo di questa figura, accettandola a condizione di avere pieni poteri sul mercato. Se anche questo aspetto venisse meno, allora l’ipotesi di un addio potrebbe essere concreta. Non però per andare alla Spal, che come ds per il dopo Filippo Fusco guarda ad Andrea Colombino e Giuseppe Magalini.