Il dolore degli adolescenti diventa una pièce a teatro
Questa sera va in scena «Bunker» del Collettivo Clochart per sensibilizzare a autolesionismo e suicidi dei più giovani. «Insegniamo empatia e ascolto»
Il disagio giovanile, l’autolesionismo, i suicidi di ragazze e ragazzi arrivano a teatro nella pièce Bunker del Collettivo Clochart Aps. Questa sera al Teatro Cuminetti di Trento (ore 20.30) la pièce che indaga ansia, paure, sofferenza e angosce dei più giovani.
Bunker, regia e drammaturgia di Michele Comite, coreografie di Hillary Anghileri, fa parte del progetto Psychaché, nato nel 2019 da un’idea del regista Michele Comite e della psicoterapeuta Giovanna Bronzini per sensibilizzare sul tema dell’autolesionismo e dei suicidi degli adolescenti.
Bunker è una paro l a dal suono duro, evoca momenti bui, però nella pièce diventa anche un posto dove le ragazze e i ragazzi che hanno perso la speranza e la voglia di vivere possono trovare protezione e aiuto.
Il Collettivo Clochart vuole port a re a gal l a con questo spettacolo teatrale il disagio dei più giovani, cresciuto in modo esponenziale soprattutto dopo la pandemia e il lockdown e parlarne attraverso la forma della narrazione teatrale.
La pièce riesce a catapultare spettatrici e spettatori in un mondo che sembra lontano, ma che in realtà è più vicino di quanto si possa immaginare. Apre gli occhi sulla necessità di comprendere, di imparare a non emettere giudizi, di renderci conto che tutte e tutti siamo protagonisti della nostra vita e della vita di chi ci sta ci sta intorno. Per questo il messaggio della pièce è che dobbiamo assumerci la responsabilità sociale del disagio che gli adolescenti soffrono, aprirci alla comprensione e alla consapevolezza, sviluppare empatia e accoglienza.
Bunker è uno spettacolo da cui si può imparare ad ascoltare e r i conoscere i l gr i do d’aiuto di ragazze e ragazzi. Una difficoltà di vivere, un’angoscia che riguardano tutte e tutti, non ci si può girare dall’altra parte, nè banalizzare, minimizzare o criticare.
Le forme in cui si manifesta l’angoscia e il male di vivere delle adolescenti e degli adolescenti sono tante, dai problemi che si manifestano con disturbi alimentari come anoressia e bulimia, all’autolesiosimo, il tagliarsi, bruciarsi e ferirsi intenzionalmente, ma anche l’uso di droghe, la depressione, la voglia di morire, i tentativi di suicidio.
Per essere loro d’aiuto, i genitori o chi sta loro vicino, devono cercare di empatizzare il più possibile, mettersi nei loro panni, mai condannare o giudicare, accogliere il disagio e la sofferenza, solo così si riesce a trovare un pertugio nella loro sofferenza, per avviare un canale di comunicazione, potere essere d’aiuto. Il cambiamento, la risalita, recuperare la voglia di vivere, sono percorsi lenti, difficoltosi, lunghi, richiedono pazienza, ascolto e tenacia. Ma uscirne si può.
Informazioni sullo spettacolo: biglietti al costo di 5 euro, acquistabili su www.boxol.it/centrosantachiara/it, oppure alla biglietteria del Teatro Sociale e dell’Auditorium Santa Chiara di Trento. Maggi ori informazioni s ul s i to www. c e n t r o s a n t a c h i a r a . i t oppure chiamando il numero verde 800013952.