Serve un’Aquila reale
Stasera gara 3 dei quarti playoff con Milano con una vittoria si va a passo dalle semifinali Forray: «Con il pubblico ce la possiamo fare» Biligha: «Dobbiamo essere i più aggressivi»
È arrivato il momento di provare a sognare in grande, di inseguire una vittoria che potrebbe cambiare il senso della stagione dell’ Aquila. Stasera al PalaTrento si gioca gara 3 dei quarti di playoff contro Milano con la serie sull’1-1 e un successo bianconero consegnerebbe alla Dolomiti Energia un match-point da giocarsi domenica alle 18, ancora in casa. Mettere con le spalle al muro i campioni d’Italia e andare a un passo dalla semifinale scudetto sarebbe un’incredibile svolta all’interno di un’annata positiva ma vissuta fra mille difficoltà dovute a tanti infortuni.
Fino a pochi giorni fa non ci credeva nessuno, ora i primi ad accarezzare questa ipotesi sono i trentini a partire dal capitano Toto Forray che già pregusta il colpo d’occhio di un palasport tutto esaurito e vestito di bianco grazie alle magliette celebrative che verranno regalate ai presenti: «Il fattore campo ci può dare tanto in termini di energia e di fiducia. Non solo nei momenti positivi ma soprattutto per superare le situazioni in cui Milano saprà metterci in difficoltà. Vogliamo vivere insieme una serata speciale. Ce la possiamo fare».
Servirà un’Aquila perfetta sui entrambi i lati del campo ma le prime due sfide hanno dimostrato che questa versione esiste e può davvero mandare in crisi la forza el’ organizzazione dell’Olimpia. «Gara 1 ci ha insegnato che se giochiamola nostra migliore pallacanestro possiamo competere contro chiunque — ha riconosciuto il fresco ex Paul Biligha (a proposito di ex, il padre nobile del progetto Aquila, Salvatore Trainotti, sta per diventare g.m. di Verona in A2) —. Gara 2 ci ha ricordato qualità e forza dei nostri avversari, la sfida è riuscire ad arginarli. Dovremo farci trovare pronti in ogni possesso, specialmente in difesa. Ogni piccolo errore o esitazione costa caro. Per gara 3 il nostro obiettivo è quello di essere la squadra più aggressiva e più intensa presente sul campo».
Se Trento gioca al suo ritmo non solo può esprimere al meglio le proprie caratteristiche ma anche inceppare i meccanismi di un avversario sulla carta superiore ma che per uscire vincitore dall’impianto di via Fersina dovrà sfoderare una prestazione di enorme concentrazione e volontà. «Sarà fondamentale la nostra transizione difensiva — ha aggiunto l’assistente allenatore trentino Davide Dusmet, presentando la sfida che inizierà alle 20.45 (diretta Dmax e Dazn) — perché non possiamo permetterci di concedere canestri facili agli avversari. Dovremo lavorare meglio a rimbalzo, sporcare le percentuali di Milano e proteggere il ferro. Abbiamo buone sensazioni dopo leprime due partite, dobbiamo fare meglio tante piccole cose».
Il pronostico resta a favore dell’Olimpia ma per Trento si è accesa una fiammella che può diventare un incendio anche grazie ai 4.000 tifosi sugli spalti. Un fattore su cui punta forte Prentiss Hubb: «Abbiamo impattato bene la serie ma possiamo fare altri passi in avanti e giocarcela, lo abbiamo dimostrato. Sarà fondamentale anche la spinta del pubblico che avrà un ruolo chiave come è successo già tante volte quest’anno».
L’ex Trainotti Il padre nobile del progetto Aquila sta per diventare il nuovo gm di Verona