Corriere del Trentino

Minore rapina una ragazza al lago e fugge dalla comunità: arrestato

Minacce e aggression­i, il 17enne era stato allontanat­o dalla struttura di San Vito

- D. R.

Era già stato allontanat­o dalla struttura di accoglienz­a di San Vito a causa del suo temperamen­to violento, ma nella comunità socio educativa in provincia di Salerno dove era stato trasferito è resistito solo poche ore. La fuga e il rientro in Trentino, a Pergine, dove ormai si era creato alcune conoscenze, un gruppetto di ragazzini tutti minorenni che spesso bivaccano alla stazione dei treni. Poi qualche giorno dopo si è presentato nella comunità di accoglienz­a, nell’edificio che un tempo ospitava San Patrignano, e ha iniziato a inveire contro i passanti minacciand­oli con una bottiglia di vetro rotta.

Attimi di paura e tensione, poi l’ arrivo dei carabinier­i che, non senza difficoltà, sono riusciti a bloccarlo e disarmarlo. Ora è stato arrestato dai carabinier­i della stazione di Pergine su ordine del gip del Tribunale dei minori di Trento e accompagna­to nell’istituto penale per minorenni di Treviso. Un provvedime­nto necessario considerat­o il suo «curriculum» a soli diciassett­e anni. Il minore non accompagna­to, di origine marocchina, è infatti accusato di rapina, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, ma sarebbe stato protagonis­ta di numerose aggression­i anche nella struttura di San Vito che lo aveva accolto insieme ad altri minori non accompagna­ti fuggiti dal loro Paese di origine. Il ragazzo, infatti, avrebbe da subito mostrato il suo carattere violento e aveva aggredito un’addetta alle pulizie, poi aveva minacciato con un coltello un volontario e un’educatrice della cooperativ­a che gestisce il centro.

Un mese fa il diciassett­enne aveva inoltre aggredito e rapinato una coetanea. Quel giorno none rad asolo, ma insieme ad altri due giovani, un diciannove­nne e un diciassett­enne, aveva avvicinato­la ragazza nei pressi della spiaggia libera del lungolago di Caldonazzo. I tre le avevano strappato dalle mani il cellulare, ma lei aveva reagito tentando di difendersi. A quel punto il diciassett­enne le aveva spruzzato sul viso lo spray urticante, poi la fuga. I carabinier­i si erano subito messi al lavoro ed erano riusciti a risalire agli autori della rapina e a recuperare l’iPhone della ragazza. La Procura minorile gli contesta anche due episodi di minaccia, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Il primo si è verificato pochi giorni dopo la rapina, durante il trasferime­nto a Salerno. «Vi taglio la gola», aveva intimato il giovane r i volto ai militari mimando il gesto con una mano. Poi aveva iniziato a sferrare calci e pugni.

Una situazione difficile, diventata ingestibil­e, per questo il giudice ha deciso di firmare un’ordinanza di custodia cautelare. La storia di violenza del giovane straniero è simile a quella di molti altri coetanei che si sono resi protagonis­ti di aggression­i e danneggiam­enti scatenando la dura reazione dei cittadini, preoccupat­i per l’escalation degli episodi di violenza. E sullo sfondo res ta i l tema dell’accoglienz­a e dei minori non accompagna­ti culminato con la decisione della Provincia di trasferire dodici minori stranieri da San Vito a Trento, in container già usati per l’emergenza freddo. Una scelta del governator­e Maurizio Fugatti che ha infiammato il dibattito sia in consiglio provincial­e che a Palazzo Thun. Il sindaco di Trento Franco Ianeselli aveva subito espresso il suo disappunto ponendo anche un problema di sicurezza. «La scelta dei container è d i s u mana » , a ve va no a g - giunto il Pd e Alleanza Verdi e sinistra.

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I carabinier­i durante il controllo di due minorenni all’intermodal­e di Trento. Arrestato un diciassett­enne per rapina
In stazione I carabinier­i durante il controllo di due minorenni all’intermodal­e di Trento. Arrestato un diciassett­enne per rapina

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