Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’esordio in giunta di Botton «Auto in stazione? Mia idea»
Come amico di Bitonci contribuì al progetto di viabilità
Un esordio pesante. E’ quello compiuto ieri, a distanza di una settimana esatta dalla sua nomina ad assessore, dal 54enne Paolo Botton, neodelegato all’Edilizia (Comunale, Monumentale, Scolastica, Residenziale e Peep), alle Manutenzioni e al Verde. In mattinata, infatti, il sostituto di Fabrizio Boron, neoeletto in Regione, ha preso parte alla sua prima riunione di giunta, nel corso della quale sono state approvate sei delibere firmate da lui e riguardanti diversi interventi (dalla ristrutturazione degli alloggi popolari di via Boyle al recupero del tetto dell’ex macello di via Cornaro, passando per il restauro delle facciate del Caffè Pedrocchi) per una spesa complessiva prevista di un milione e 220mila euro. «Pure per me, la chiamata del sindaco Massimo Bitonci, che conosco da molti anni, è stata un’autentica sorpresa – confessa Botton, ingegnere civile-edile nato a Cittadella che vive e lavora a Carmignano di Brenta – Tanto che, prima di accettare un incarico così prestigioso, mi sono preso qualche giorno per pensarci». Più di qualcuno, commentando il fatto che il nuovo assessore proviene da fuori Padova, ha espresso alcuni dubbi sul suo conto: «Bitonci cercava espressamente un tecnico che non avesse alcun tipo di legame con la città e ha scelto me – replica Botton – Il problema, comunque, non è essere padovani o meno, ma possedere o no le competenze. E io credo di averle». Va poi raccontato un piccolo retroscena. Pare infatti che, grazie all’amicizia con il sindaco, l’ingegnere carmignanese avesse partecipato, poco più di un anno fa, alla stesura del suo programma elettorale: «E’ vero – ammette Botton – Diedi una mano alla modifica della viabilità in Stazione, con la riapertura alle auto». E il nuovo ospedale a Padova Est? «D’accordo con Bitonci, è la soluzione migliore», taglia corto il neoassessore. (d.d’a.)
Paolo Botton (in foto) è il nuovo assessore all’Edilizia cittadina Deleghe Ad Alessandra Brunetti (in foto) sono state tolte due deleghe