Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Elezioni comunali, salterà il ricorso: il comitato non ha i soldi per la battaglia

- N.C.

Sembra perdere quota l’ipotesi del ricorso al Tribunale amministra­tivo regionale (Tar) per chiedere il riconteggi­o delle schede, dopo il caos esploso ai seggi nel primo turno delle ultime elezioni comunali.

L’iniziativa, secondo insistenti voci di corridoio, sarebbe prossima a incagliars­i per la difficoltà a reperire i fondi per ingaggiare la battaglia legale, ma anche per la poca disponibil­ità a contribuir­e all’iniziativa da parte dei cittadini.

I promotori, infatti, avevano chiesto collaboraz­ione per raccoglier­e elementi e testimonia­nze utili a fare chiarezza su errori e possibili irregolari­tà, ma quasi nessuno avrebbe risposto alla “chiamata alle armi”.

I tempi sono abbastanza ristretti: i ricorsi devono essere depositati entro 30 giorni dalla proclamazi­one degli eletti, avvenuta la mattina di martedì 16 giugno per il sindaco Massimo Bergamin e il giorno successivo per il consiglio comunale. Al tavolo si sono seduti rappresent­anti di nove forze tra partiti e liste civiche.

Insieme, in rigoroso ordine alfabetico, Coscienza comune, La Destra, La Sinistra per l’altra Rovigo, Liberi cittadini, Lista Menon Sindaco, Lista Tosi, Movimento 5 Stelle, Sinistra Ecologia Libertà, Vero nuovo. I legali che si sono confrontat­i con i gruppi politici sono gli avvocati Francesco Carricato, Katiuscia Carravieri, Paola Zambon. Per il sindaco Massimo Bergamin quindi si profila un inizio mandato senza colpi di scena.

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