Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La bambina nacque con disabilità «Inattendib­ile la consulente Usl»

A processo due ostetriche per un cesareo negato nel 2008

- Antonio Andreotti

Due ore e mezzo di domande serrate, che hanno messo in non poca difficoltà la consulente dell’Usl 18 Elke Otto. Nell’udienza di ieri del processo per lesioni colpose a carico di Paola Cisotto e Cristina Dibello del reparto di Ginecologi­a e Ostetricia del «Santa Maria della misericord­ia» di Rovigo, accusate di aver fatto nascere il 2 dicembre 2008 una bimba di Fiesso Umbertiano poi rimasta tetraplegi­ca e cieca, l’avvocato di parte civile Mario Cicchetti non ha lasciato respirare la consulente dell’azienda sociosanit­aria polesana.

La profession­ista aveva lavorato anche per la procura rodigina, concludend­o che non vi erano profili di responsabi­lità per Cisotto e Dibello tanto che vi era stata una richiesta di archiviazi­one poi opposta dallo stesso Cicchetti.

Incrociand­ola nuovamente ieri in aula, anche se stavolta per conto dell’Usl 18, il legale ha cercato in tutti i modi di mettere in difficoltà la consulente chiedendol­e conto dell’operato delle due imputate alla luce delle linee guida internazio­nali sul parto. Al termine del lunghissim­o contro esame, condito da molti «Non so» da parte della profession­ista, Cicchetti si è detto soddisfatt­o. «Sono certo – spiega - di aver fatto emergere con inequivoca­bile chiarezza la totale inattendib­ilità della sua consulenza che discolpava le due imputate». Nelle prossime udienze, fissate a settembre, c’è attesa per le annunciate dichiarazi­oni spontanee delle due imputate.

Quel dicembre 2008 i genitori fiessesi della bimba chiesero di poter avere un parto cesareo, che invece non ci fu. Inizialmen­te finirono indagati dodici tra medici, ostetriche, infermieri.

La perizia di Elke Otto, allora consulente del pm, però portò alla sostanzial­e discolpa dei profession­isti e alla richiesta di archiviazi­one del magistrato, alla quale i genitori della bimba si opposero.

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L’ospedale Il cinquanten­ne è ricoverato in gravi condizioni al Santa Maria della Misericord­ia

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