Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Haier, in liquidazione la fabbrica a Padova «In sette anni persi 34 milioni di euro»
Lo stabilimento, tempo due settimane, sarà posto in liquidazione. Gli ultimi 4.500 pezzi per il mercato britannico, e poi si chiude. Alla Haier di Campodoro (Padova), qualsiasi ragionamento sulla continuazione della fabbrica di frigoriferi sembra, allo stato degli atti, tardivo. Perché è accaduto tutto troppo in fretta, almeno secondo i parametri locali; non, forse, secondo quelli del gruppo cinese globalizzato. E che ieri, nel primo pomeriggio, tramite gli studi legali bresciani Pellizzari e Bracuti e Pennacchio, ha dettato l’agenda.
«La società fa saper che negli ultimi sette anni ha perso 34 milioni di euro – ha affermato Andrea Bonato di Fim Cisl – e che, secondo loro, né riducendo gli stipendi, né gli orari di lavoro, si risolve la questione». I sindacati erano piuttosto irritati per la recente accelerazione verso la fine. «Ancora a luglio 2014, poco più di un anno fa – ha continuato Bonato – la proprietà ci aveva fatto sapere di stare tranquilli, che sì, c’era un po’ di crisi di mercato, ma che lo stabilimento era da considerarsi strategico per il gruppo cinese». Poi «un accenno a luglio, sullo stato delle cose; e infine, la batosta di qualche giorno fa, quando la vicenda si è risaputa». Per il 24, in Provincia, è previsto l’incontro tra le parti in vista della cassa integrazione straordinaria di 12 mesi «per chiusura».
«L’azienda – ha affermato Marco Di Stefano di Fiom Cgil – ha fatto capire di essere disposta ad aprire un po’ il portafoglio, ma come sindacati non ne vogliamo sapere: la multinazionale ha fatto arrivare a Campodoro lavoratori dalla Romania, dalla Nigeria, dal Burkina Faso, e non può pensare di risolvere la vicenda con incentivi per i singoli. La trattativa sindacale si rompe il 24 se il gruppo cinese non mette sul piatto una soluzione occupazionale. In gioco, il destino di 104 famiglie. Ci dicano: i lavoratori saranno riassorbiti da questa o da quella azienda, o da questo o da quello stabilimento del gruppo». Intanto il Pd padovano, rende noto che «i rappresentanti Istituzionali del partito sono già stati interessati ad ogni livello» e che sta facendo «appello anche a tutti i deputati e senatori della provincia di Padova, affinché si facciano carico di portare al più presto all’attenzione del ministro per lo Sviluppo Economico questa crisi aziendale».
Per Maurizio Castro, presidente del gruppo Quanta ma già manager in Electrolux e commissario straordinario di Acc, «da situazioni del genere se ne esce con una ricollocazione seria, con tanto di formazione, o con una reindustrializzazione del sito, con incentivi per l’acquirente dal gruppo che lascia».