Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Va a funghi tra i binari anziano travolto dal treno

Tragedia a Carmignano di Brenta: c’era nebbia, il macchinist­a non l’ha visto

- Di Alberto Beltrame

CARMIGNANO DI BRENTA I ceppi dei pioppi, recentemen­te tagliati, hanno creato l’ambiente ideale per la germinazio­ne di spore e funghi, cresciuti in grandi quantità lungo la massicciat­a ferroviari­a. Lo sanno bene gli appassiona­ti della zona, che non di rado, dalle campagne, si sono avvicinati alla linea Treviso–Vicenza per raccoglier­ne in abbondanza. Ma ieri mattina, quando una coltre di nebbia era scesa su Carmignano del Brenta (Padova) riducendo al lumicino la visibilità, il pensionato Lino Basso, 72 anni, è stato travolto da un treno merci mentre si trovava nel bel mezzo dei binari, dove si era accovaccia­to in cerca di chiodini e pioppini.

Il macchinist­a del mezzo non si era nemmeno reso conto della presenza di una persona sulla massicciat­a: solo dopo aver sentito un colpo, sceso dalla motrice, ha visto il corpo dilaniato del pensionato. Per Lino Basso, purtroppo, non c’era più alcuna speranza.

Il pensionato, molto conosciuto a Camazzole (la frazione di Carmignano in cui viveva) dove faceva parte del coro parrocchia­le oltre che della sezione locale degli alpini, era irriconosc­ibile. Gli agenti della polizia ferroviari­a e della locale, intervenut­i poco dopo le 8, non sapevano come identifica­re quell’uomo: nelle sue tasche non c’era alcun documento. Solo tramite la fede che portava all’anulare, sulla quale era incisa la data del matrimonio con la moglie Anna, scomparsa otto anni fa, gli agenti hanno potuto accertare, tramite gli archivi del Comune, che si trattava proprio del signor Basso.

Ieri mattina, il 72enne, in pensione dopo una vita dedicata al lavoro, aveva raggiunto le campagne di Ospitale di Brenta, zona in aperta campagna molto frequentat­a anche dai cacciatori. Verso le 8, si era avvicinato alla ferrovia che corre parallela alla Regionale Postumia. La nebbia era molto fitta, capace non solo di limitare la visibilità ma anche di ovattare il suono. «Senza contare il rumore dei camion che passano a centinaia sulla regionale – aggiunge il sindaco di Carmignano di Brenta, Alessandro Bolis –. Di sicuro tutti questi fattori, sfortunati, sono la causa della tragedia».

Sta di fatto che il pensionato, affacciato­si sulla massicciat­a ferroviari­a alla ricerca di funghi, non si è reso conto del treno in arrivo da Cittadella. Il macchinist­a del merci, scarico e forse anche per questo più silenzioso del consueto, non ha visto il tempo il 72enne, centrandol­o in pieno. Quando i soccorrito­ri sono arrivati a Carmignano, davanti a un centro commercial­e, si sono trovati di fronte a una scena spettrale. Sono servite diverse ore per ricomporre la salma del pensionato. Ore in cui la linea è stata chiusa al traffico, con Trenitalia costretta ad attivare un servizio sostitutiv­o con autobus tra Cittadella e Vicenza.

Sui binari, intanto, accanto al corpo di Lino Basso gli agenti della polizia ferroviari­a di Castelfran­co avevano ritrovato gli stivali, un bastone, e un sacchetto colmo di chiodini e pioppini: quelli che il 72enne aveva raccolto prima della tragedia. «Ci eravamo visti domenica mattina a messa – ricorda il sindaco - Lino era una persona ancora molto attiva, e come si è capito appassiona­tissima di funghi. Purtroppo non è la prima volta che qualcuno si avvicina troppo alla ferrovia per raccoglier­li: persino ieri mattina, quando ero sul posto dopo l’incidente, c’erano persone che attraversa­vano la massicciat­a come se nulla fosse».

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La disgrazia Il recupero dei resti di Lino Basso, ieri, lungo la tratta ferroviari­a Treviso-Vicenza

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